Ben so che fosti figliuol d'Alaghieri
Eugenio Chiarini
Sonetto terzo di Forese, ultimo della tenzone con D. (Rime LXXVIII).
Replicando alle veementi accuse dell'avversario, basta a Forese, " calmo, [...] D. dall'Angiolieri: " remproverare / poco pò l'uno l'altro di noi due: / sventura o poco senno cel fa fare ", Dante Alighieri, s'i' so' bon begolardo 9-11) e il desiderio di por termine al già lungo diverbio.
Segnalata per D. particolarmente al v. 11 ...
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Alighieri, Cione
Renato Piattoli
Figlio di messer Bello, fu fratello di Geri, Gualfreduccio e di Lapo conosciuto solo attraverso il figlio Bellino. C. sopravvisse a tutti i fratelli e fu persona assai [...] e Neri, era rimasto attaccato alla professione di fede guelfa e nera come i suoi antenati e non aveva seguito l'indirizzo del consorto D. e di qualche altro Alighieri del ramo di Bellincione, come Brunetto. Forse anche era divenuto cavaliere perché ...
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L'altra notte mi venne una gran tosse
Eugenio Chiarini
Secondo sonetto della tenzone tra D. e Forese, primo (replicativo) di Forese. Le riprese, in esso evidenti, di locuzioni e movenze del sonetto [...] , alle allusioni equivoche dell'amico, Forese assume in proprio i guai della moglie: la tosse, la scarsa copertura notturna che ricevuto un mutuo di lire 2 soldi 80 di denari pisani da Alighiero fu Bellincione da Firenze) e da un altro del 1283, con ...
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Donati, Gemma
Renato Piattoli
Moglie di D., nata non si sa esattamente in quale anno - ma si ritiene intorno al 1265 - dal cavaliere Manetto dei Donati. Ebbe vari fratelli, come risulta dal testamento [...] 1285. Questa conclusione è di molto peso per chi vuole considerare legittimo il maggiore d'età tra i figli di D., il Giovanni di Dante di Alighiero del documento lucchese del 1308. Dal matrimonio nacquero, forse per primo quel Giovanni di cui sopra ...
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Pelli, Giuseppe
Aurelia Accame Bobbio
Erudito (Firenze 1729 - ivi 1808). Compilò le Memorie per servire alla vita di D. e alla storia della sua famiglia, che uscirono per la prima volta a corredare [...] comunicazione di L. Galletti, del 1189 relativo ai due figli di Cacciaguida, Alighiero e Preitenitto; o ancora quello del 1277 relativo ai figli di Bello Alighieri, tra i quali Geri (cfr. If XXIX 27), ritrovato nello Zibaldone, codice Magliabechiano ...
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fatica
Antonietta Bufano
Vocabolo di frequenza notevole, ma limitato al Convivio e alla Commedia (due esempi anche nel Fiore).
Nel senso comune di " sforzo " fisico, in Cv IV XII 19 quello che dirittissimo [...] stessa fatica allude Cacciaguida, raccomandando a D. il proprio figlio Alighiero, che cent'anni e piùe / girato ha 'l monte la forma dell'espressione, cfr. con fatica e con gravezza, in I V 5 già citato). In accezione analoga il luogo di Pg XVI 76 ...
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Poggi, Leone
Renato Piattoli
Membro di un'oscura famiglia fiorentina, Leone P. sposò una sorella di D., della quale si è ignorato il nome: in base a nuovi reperti, tuttavia, il Piattoli è giunto alla [...] debitore, in solido con un gruppetto di concittadini, presso i fratelli Lapo e Pino della Strozza, per un prestito sostanzioso che in tale epoca Leone abitasse nella casa del suocero Alighiero di Bellincione e che quindi proprio in Ravenna si debba ...
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pio
Antonio Lanci
Esclusivo della Commedia; è usato per lo più in rima.
Nel senso proprio di " devoto a Dio " ricorre, probabilmente, solo in Pg XXI 70 li pii / spiriti, " quelli del Purgatorio, devoti [...] . Pd III 70-87) occorre in Pd IX 77 fuochi pii, i Serafini " ardenti di carità " (tutto serafico in ardore è detto ha el fatto a sé più pio: Geri del Bello, cugino di Alighiero, padre di D., ucciso e rimasto invendicato dai parenti, e perciò sdegnoso ...
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ALIGHIERI, Iacopo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Dante di Alighiero e di Gemma di Manetto Donati. Compreso nel bando comminato al padre nel 1315, seguì il poeta nell'esilio, ottenendo dalla protezione [...] che egli ebbe un figlio (Bernardo) e una figlia (Alighiera), ultima di questo ramo, che sposò il volterrano Angelo ], pp. 172 ss.); A. Della Torre, Un documento poco noto sul ribandimento di I. di Dante,in Arch. stor. ital.,s. 5,XXXII (1904), pp. 289- ...
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BARDI, Guido
Guido Pampaloni
Figlio di Accolto, detto anche Coltuccio, nacque a Firenze verso la metà del sec. XIII. Appartenente a famiglia di parte guelfa, fu testimone degli avvenimenti che portarono [...] di questa ambasceria non conosciamo però né lo scopo, né i risultati conseguiti.
Dopo questa notizia del B. non si trovano poderi posti nel pian di Ripoli a Francesco del fu Alighiero degli Alighieri, la moglie di lui, Bartola del fu Guccio di ...
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autoaccusatorio
(auto-accusatorio), agg. Relativo a un’attribuzione di colpa da parte di chi è accusato di qualcosa. ◆ È sicuramente difficile discriminare tra le affermazioni autoaccusatorie e quelle eteroaccusatorie, visto che soprattutto...
gancio
gàncio s. m. [dal turco kanca 〈kanǧà〉]. – 1. In genere, ferro d’una certa grossezza, ripiegato a uncino, per afferrare o sospendere o trattenere o comunque collegare qualche cosa. In partic., organo di attacco usato generalmente per...