Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, propria della letteratura e della poesia greca (Callimaco, Teocrito ecc.) nel periodo detto alessandrino o ellenistico (4°-1° sec. a.C. ➔ ellenismo).
Preannunciato [...] esse compaiono analogie di atteggiamenti stilistici, determinate da esigenze culturali simili a quelle che influirono sulla poesia alessandrina; in senso stretto, implica una precisa intenzione di imitare i poeti ellenistici, presi a modello di stile ...
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HARSÁNYI, Zsolt
Elena ALESSANDRINI
Scrittore, giornalista e drammaturgo ungherese, nato a Korompa il 27 gennaio 1887, morto a Budapest il 30 novembre 1943. Ha portato sulla scena diversi romanzi di [...] classici, come A vén gazemoer (Il vecchio farabutto) di Mikszáth: ma deve il suo maggior successo ai romanzi nei quali rievoca i grandi spiriti del passato, soprattutto quelli magiari.
Az üstökös (La cometa, ...
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Poeta ungherese, nato il 14 novembre 1887 a Brassó.
È poeta molto espressivo per la freschezza e spontaneità dei suoi paesaggi, l'armonioso equilibrio con cui ritrae il suo ricco mondo interiore e per la grande armoniosità del suo linguaggio poetico. I suoi volumi di poesie sono: Falusi elégia (Elegia del villaggio, 1921), Esti parbeszéd (Colloquio di sera, 1923), Versek (Poesie, 1924), Rasmussen hajóján ...
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KARINTHY, Frigyes
Elena ALESSANDRINI
Scrittore e poeta ungherese, nato a Budapest il 24 giugno del 1887, morto a Siófok il 29 agosto del 1938.
Il suo primo grande successo Igy irtok ti (Così scrivete [...] voi, 1912) introduce nella letteratura ungherese un nuovo genere da lui chiamato "caricature dello stile letterario". Imita in esso la maniera di scrittori diversi parodiandoli e rivelandosi osservatore ...
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SZABÓ, László
Elena ALESSANDRINI
Romanziere e saggista ungherese, nato l'11 novembre 1905 a Budapest.
Numerosi viaggi e lunghi soggiorni all'estero hanno contribuito a formare la sua vasta e profonda [...] cultura che si manifesta soprattutto nei saggi che hanno fatto di lui, anche per le sue personalissime doti stilistiche, un maestro del genere. Nel caratterizzare le correnti intellettuali e i più eminenti ...
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BARDUCCI, Ottavante
Ada Alessandrini
Nato a Firenze e vissuto nel sec. XV, fu mercante e poeta. Non si hanno notizie precise sulla sua biografia. Compose graziosi sonetti d'amore, spesso in polemica [...] o in dialogo con altri amici, nei quali prevalgono i "bisticci" e gli accenti scherzosi, e in cui si ritrova evidente, sia pure con intonazione più superfici;ale, la imitazione delle tenzoni burlesche ...
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GULACSY, Irén sposata Pálffy
Elena ALESSANDRINI
Giornalista, scrittrice, nata a Lázárföldpuszta il 9 settembre del 1894, morta durante l'assedio di Budapest nel 1944. In breve tempo conquistò il pubblico [...] con i racconti e soprattutto con i romanzi storici che rivelano la sua vasta erudizione e il suo forte talento, non disgiunto da un istintivo felice senso d'intuizione schiettamente femminile. Una particolarità ...
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Poeta francese (sec. 12º); prima del 1190 compose, in versi alessandrini, alcune sezioni del Roman d'Alexandre; gli furono anche attribuiti altri due poemi del tempo: il romanzo d'avventure Athis et Prophilias [...] e La belle Hélène de Costantinople ...
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Scrittore tedesco (Frankenhausen 1726 - Brunswick 1777); giovanissimo, pubblicò il poema eroicomico in alessandrini Der Renommiste (1744), schietta e originale rappresentazione della vita studentesca. [...] Compose una Lagosiade oder Jagd ohne Jagd (1757), pregevole esempio di prosa brillante ...
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Poeta alessandrino (sec. 3º a. C.), uno dei sette poeti della Pleiade dei tragici alessandrini; figlio di Andromaco il filologo e della poetessa Mero. ...
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alessandrinismo1
alessandrinismo1 s. m. [der. di alessandrino1]. – Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, simile a quella che si considera caratteristica dell’arte figurativa, della filologia e della letteratura greca nel periodo detto...