Scrittore irlandese, nato a Dublino il 9 febbraio 1923, morto ivi il 20 marzo 1964. Temperamento di ribelle, dedito all'alcool, la sua viva intelligenza gl'ispirò tuttavia disgusto per ogni establishment, [...] anche per quello della ribellione. Nel 1937 si arruolò nell'IRA (Irish Repubblican Army); nel 1939 fu condannato a tre anni di carcere per reati politici; nel 1942 ebbe, per lo stesso motivo, una condanna ...
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Scrittore ungherese (Porcsalma, Szabolcs-Szatmár, 1942 - Budapest 1981). Tra i più significativi rappresentanti della narrativa contemporanea ungherese. Discendente di un'antica famiglia, visse in condizioni [...] di estrema povertà. Nei suoi romanzi e racconti descrisse gli aspetti più miserevoli della società, rappresentati dall'alcool, dalla droga e dalla miseria. Tra i suoi scritti ricordiamo: A füző ("Il fochista", 1975); Jézus menyasszonya ("La fidanzata ...
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Scrittore russo (Zapoljarnyj, Murmansk, 1938 - Mosca 1990), uno dei più irregolari e originali autori del dopoguerra. La sua opera maggiore è il romanzo Moskva-Petuški (1970), che conobbe una grande popolarità.
Vita [...] Russia e delle altre repubbliche sovietiche, fino ad assumere un'occupazione più duratura nella compagnia telefonica nazionale. Dedito all'alcool, perse l'impiego e visse a lungo a Mosca, del tutto emarginato, privo di documenti e senza fissa dimora ...
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Enard, Mathias. – Scrittore francese (n. Niort 1972). Voce tra le più significative della nuova letteratura francese, dopo l’esordio con La perfection du tir (2003), in cui ha dato voce al punto di vista [...] Parle-leur de batailles, de rois et d'éléphants (2010; trad. it. 2013) e del reportage di un viaggio in Siberia L'alcool et la nostalgie (2011; trad. it. 2017), ha ricostruito la complessa realtà delle Primavere arabe in Rue des voleurs (2012; trad ...
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Scrittore statunitense, nato a Los Angeles il 7 marzo 1964. Dopo aver studiato presso il Bennington College (Bennington, Vermont), è vissuto fra New York e Richmond (Virginia). Considerato unanimemente [...] il rock and roll e le discoteche, le frenetiche corse in automobile, il sesso facile ma vacuo e consumistico, l'alcool, la cocaina, gli schermi televisivi perennemente e inutilmente accesi. Al vuoto che abita questi giovani fa, quindi, da contraltare ...
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Poeta statunitense di origine italiana, nato a New York il 26 marzo 1930. Giovanissimo, conosce l'inferno della prigione; quindi approda a Harvard, dove pubblica la sua prima raccolta di poesie, The vestal [...] portata personale nel volumetto in prosa The Japanese notebook (1974). L'ironia lo protegge dal pubblico curioso, l'alcool dalla malinconia, la trasandatezza esprime la rivolta contro le convenzioni. Fedele allo spirito del girovago, vive alternando ...
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WALKER, Alice
Fedora Giordano
Scrittrice statunitense, nata a Eatonton (Georgia) il 9 febbraio 1944. Dopo la laurea ha pubblicato Once (1968), un volumetto di poesie in cui compaiono i temi autobiografici [...] Georgia, pedine ignare di un sistema economico e sociale che non lascia loro altro spazio che per l'abbrutimento dell'alcool e la violenza cieca sulle loro donne. La tragedia è appena rischiarata dalla trasformazione spirituale di Grange Copeland (la ...
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Praga, Emilio
Poeta (Gorla, Milano, 1839 - Milano 1875). Proveniente da una ricca famiglia di industriali, dal 1857 al 1859 viaggiò per l’Europa, soffermandosi soprattutto in Francia dove divenne un [...] lasciare la cattedra per la sua incapacità di tenere un regolare corso di lezioni, si abbandonò sempre più spesso all’alcool, conducendo una vita inquieta e sregolata. Continuò comunque a scrivere: nel 1864 pubblicò Penombre, cui seguì nel 1867 Fiabe ...
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Scrittore statunitense (Saint Paul, Minnesota, 1896 - Hollywood 1940). Raggiunse la notorietà con la pubblicazione del suo primo romanzo, This side of Paradise (1920; trad. it. 1952); i giovani della generazione [...] del pubblico per il suo lavoro segnarono il tramonto della brillante esistenza condotta fin allora e il suo progressivo avvicinamento all'alcool. Nel 1936 la rivista Esquire pubblicò The crack-up (post., in vol., 1945; trad. it. L'età del jazz, 1960 ...
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alcole
àlcole (anche àlcol e àlcool, più comuni nelle accezioni del n. 2) s. m. [dall’arabo al-kuḥl, termine che designò in origine un minerale, il solfuro d’antimonio o di piombo, poi la finissima polvere che se ne ricavava, usata, in Oriente,...