Affezione cronica caratterizzata da abnorme deposizione di ferro nei tessuti parenchimali e nella cute, da lesioni di tipo cirrotico a carico del fegato e del pancreas, talora da diabete mellito (definito [...] dall’epatomegalia e spesso dalla splenomegalia; i dati di laboratorio da disprotidemia (ipergammaglobulinemia e alterato rapporto albumine/globuline) e da aumento della sideremia, eventualmente della glicemia, e di alcuni enzimi (transaminasi ecc ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] prima, a eccezione delle protammine e della fibroina (scleroproteina della seta), si rinviene in tutte le proteine (le albumine e le cheratine ne sono particolarmente ricche), alle quali è fornito dagli amminoacidi metionina e cisteina. La formazione ...
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In biochimica, sostanza polianionica a elevato peso molecolare costituita per il 95% da catene polisaccaridiche, dette glicosamminoglicani, legate covalentemente a una catena polipeptidica (5%). I p. costituiscono [...] : acido ialuronico, condroitinsolfato A, B e C, cheratansolfato I e II ed eparina. I p. svolgono una funzione lubrificante nelle articolazioni e fungono da filtri molecolari, impedendo l’accesso a macromolecole quali albumine e immunoglobuline. ...
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Nella terminologia scientifica, soprattutto medica, primo elemento di parole composte, che significa «fegato». Epatocita è la cellula epatica, caratterizzata da un nucleo piuttosto voluminoso con uno [...] microvilli per favorire gli scambi con il sangue (v. fig.). L’epatocita è preposto alla sintesi delle albumine (esclusiva) e delle globuline, al catabolismo degli amminoacidi, alla captazione, coniugazione ed escrezione della bilirubina, ai processi ...
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NEISSER, Max
Agostino Palmerini
Batteriologo e igienista, nato il 19 giugno 1869 a Liegnitz (Slesia). Si laureò a Berlino nel 1893, dal 1894 al 1899 fu assistente nell'istituto d'igiene di Breslavia; [...] -Wechsberg), e il metodo della fissazione del complemento (prova di Neisser-Sachs) per la diagnosi differenziale biologica delle albumine. Dei suoi scritti ricordiamo: con A. Lipstein: Die Staphylokokken (in Handb. d. pathog. Mikrob., Jena 1903 ...
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saliva
Liquido secreto dalle ghiandole annesse al cavo orale, che per tale loro funzione sono dette ghiandole salivari. La s. è costituita essenzialmente da acqua (98,7%), da sostanze inorganiche (0,8%) [...] sembrano avere una notevole attività imbibente. I principali costituenti organici sono la mucina, piccole quantità di albumine e globuline, la ptialina, alcuni enzimi come proteasi, lipasi e fosfatasi, acido urico, creatinina, amminoacidi e ...
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In termologia, che conduce il calore, termicamente conduttore. È detto fluido d., il fluido usato in impianti termici per scambiare e trasportare calore.
La diatermia è una forma di elettroterapia con [...] l’emostasi dei piccoli vasi sanguigni (➔ elettrobisturi).
La diatermocoagulazione (o elettrocoagulazione) è la coagulazione delle albumine tessutali o ematiche, praticata per distruggere tessuti patologici o a scopo emostatico; viene eseguita con l ...
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ileostomia
Comunicazione chirurgica dell’ultima ansa dell’ileo con l’esterno. Si pratica con carattere di urgenza, nell’impossibilità di procedere a interventi più demolitori, in caso di stenosi del [...] con conseguente necrosi del colon. Le conseguenze di una i. sono spesso invalidanti: diarrea liquida con perdita di elettroliti, albumine e vitamine, disagi per il paziente nella gestione della stomia, più difficile di quella della colostomia (➔). ...
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Nacque a Oberuzwyl (St. Gallen) il 9 marzo 1877. Nel 1908 fu nominato professore di fisiologia a Berlino, e dal 1911 tiene la cattedra in Halle. Lavorò sul ricambio, sulla chimica delle proteine e sulla [...] gialliccio).
Reazione col metodo ottico: dopo aver lasciato agire i fermenti di un siero su peptoni preparati coll'albumina in esame, si rileva al polarimetro la modificazione di rotazione che la luce subisce attraversando il miscuglio di siero ...
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Si dice che una sostanza ha proprietà antigene, o è antigene, quando, essendo introdotta in un organismo animale per via paraenterica o parenterale (cioè per via extraintestinale, in modo da evitare le [...] antigeni possono essere sotto forma di cellule vegetali, batteriche, animali, oppure di albumine disciolte della più svariata provenienza: possono essere cellule o albumine più o meno innocue) oppure dotate di grande virulenza (germi delle malattie ...
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albumina
s. f. [der. del lat. albumen -mĭnis: v. albume]. – In chimica biologica, nome generico di sostanze appartenenti a un gruppo di proteine semplici, presenti in tutti gli organismi viventi, caratterizzate, tra l’altro, dall’essere solubili...
albuminato
s. m. [der. di albumina]. – In chimica biologica, composto di un’albumina con altre sostanze, fra le quali più importanti i metalli (ferro, rame, mercurio, argento, manganese, ecc.), i non metalli (iodio, arsenico), l’ittiolo, il...