Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] che ha promesso agli inglesi di rendere loro i domini perduti, per cui bisogna che la Francia sostenga Milano e AlbericodaRomano che gli impedirono di attaccarla (vv. 25-32); vuole abbattere la Francia e la Chiesa e dunque questi devono sostenere ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] che poi si sposterà in Provenza per ritornarne al seguito di Carlo d'Angiò. Scrive in provenzale lo stesso AlbericodaRomano. Genova è un focolaio di poesia provenzale, prima con Lanfranco Cigala, poi con Percivalle Doria (v.) e Bonifacio Calvo ...
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GIOVANNI da Nono
Marino Zabbia
Nacque a Padova intorno al 1275 da Simone di Pasqualino e da Paola Sottile. Nel Liber de generatione aliquorum civium urbis Padue, tam nobilium quam ignobilium egli vantò [...] , soffermandosi a narrare la dominazione ezzeliniana della città e, con maggiore ampiezza, l'ultima stagione di Ezzelino e AlbericodaRomano e la loro sconfitta. Tutte queste pagine sono costruite in primo luogo sulla scorta dei Cronica in factis et ...
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BISSOLO, Ardighino (Bellino)
Cesare Segre
Nome e patria dello scrittore risultano dall'incipit del suo Speculum vite, dove egli è indicato come "Belinus Bixolus de Mediolano"; la sua professione dal [...] presenti nello Speculum si deduce che il poema è posteriore al 1259 (descrizione delle iniquità di Ezzelino e AlbericodaRomano nella Marca Trevigiana, e della loro tragica e meritata fine) e anteriore al 1277 (accenni alle lotte intestine ...
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Trovatore provenzale (sec. 13º), nato a Tegra, nel Caorsino. Dapprima giullare, poi trovatore, la sua attività si svolse dal 1210 circa al 1253. Frequentò per oltre un trentennio le corti italiane (1220-53), [...] fu in rapporto con Alberico ed Ezzelino daRomano, e forse con Federico II. Si conoscono di lui quarantaquattro poesie (di cui quindici canzoni, una decina di tenzoni, una ventina tra coblas e sirventesi), interessanti per varietà di temi e di stile. ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] è difficile, per gli autori che seguono in Ezzelino daRomano il primo emergere di un potere di nuovo tipo che Paris 1905, pp. 18-36.
Gerardo Maurisio, Cronica Dominorum Ecelini et Alberici fratrum de Romano, a cura di G. Soranzo, in R.I.S.2, VIII ...
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Benedettino (n. nel territorio di Benevento 1030 circa - m. Roma prima del 1105); monaco a Montecassino dal 1060 circa sotto l'abate Desiderio, al quale fu legato da grande amicizia, vi fu maestro di grammatica [...] Nel 1078-1079 ebbe il compito di difendere, nel sinodo romano, la dottrina ortodossa sull'eucarestia contro Berengario di Tours, e inni religiosi. Sembrerebbe invece da escludere l'attribuzione ad Alberico del famoso trattato di retorica Rationes ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] che l'Impero romano era stato voluto da Dio, e l'elezione del monarca affidata direttamente al popolo romano, implicitamente veniva ad e primitivi, dalla Visio Pauli a quelle di Alberico di Montecassino iunior, di Tundalo, dell'abate Gioacchino ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] cagione d'ogni bene, e che il male proceda da noi peccatori, il che è certo, senza cercare grottesco e il tragico: Alberico Longo, seguace del contro l'eresia luterana in Italia, in Arch. della R. Soc. rom. di storia patria, XV (1892), pp. 434-435; D. ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] attività fiorite durante il primo soggiorno romano dello scrittore) la libera traduzione da Longo Sofista degli Amori pastorali , si accusava il rivale di aver provocato la morte di Alberico Longo, un oscuro letterato che si era fatto nella polemica ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, autopodio); comprende tre gruppi di ossa,...