Ichikawa, Kon
Dario Tomasi
Regista giapponese nato a Ujiyamada il 20 novembre 1915. Appartenente alla generazione dei registi che hanno iniziato l'attività nel secondo dopoguerra, I. si è distinto da [...] KurosawaAkira, Kinoshita Keisuke e Kobayashi Masaki per una maggiore ecletticità, una propensione ai modi della commedia acre e pungente, spesso intrisa di cinismo e humour nero e per il frequente ricorso a grandi opere della letteratura giapponese ...
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Kinoshita, Keisuke
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Hamamatsu il 5 dicembre 1912 e morto a Tokyo il 30 dicembre 1998. Appartenente alla generazione degli umanisti [...] di pubblico ma che non riuscirono a conquistare una dimensione internazionale, come accadde, per es., per i film di KurosawaAkira o Mizoguchi Kenji. Tipico regista della Schōchiku, la casa di produzione che più di altre si specializzò nei film ...
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Takemitsu, Tōru
Marta Tedeschini Lalli
Compositore giapponese, nato a Tokyo l'8 ottobre 1930 e morto ivi il 20 febbraio 1996. Figura di spicco della musica giapponese del Novecento, collaborò intensamente [...] inoltre all'occasione ricorso a motivi più espressamente popolareggianti, come in Dodesukaden (1970; Dodes'ka-den) di KurosawaAkira, o ad atmosfere epiche, temperate tuttavia da una vena melanconica, come in Ran (1985) dello stesso regista. Lungo ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] è planetaria. Le eccezioni confermano la regola. Si prenda il caso celeberrimo di Mifune Toshirō nei film di KurosawaAkira: è eccezione perché l'attore recita secondo modelli che paiono molto lontani dal comportamento quotidiano e che potremmo ...
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Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] Shōhei (1926-2006). Densamente impregnato della visione del mondo buddista era anche Rashōmon (Rashomon), il film di KurosawaAkira (1910-1998) che sconvolse la cultura europea quando uscì nel 1950, come anche Ugetsu monogatari (1953; I racconti ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] . Il marchio autoriale divenne in breve la garanzia di qualità del prodotto: Ingmar Bergman, Federico Fellini, KurosawaAkira, Michelangelo Antonioni, Alain Res-nais, Truffaut e tanti altri, compresi alcuni hollywoodiani, come l'inglese Alfred ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] di Chikamatsu monogatari (1954; Gli amanti crocifissi) di Mizoguchi Kenji, e di Kumonosu-jō (1957; Il trono di sangue) di KurosawaAkira; mentre la fotografia in b. e n. della 'trilogia di Apu' di Satyajit Ray (Pather Panchali, 1955, Il lamento sul ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] ragguardevoli, ma distribuite da ditte minori, come Kakushi toride no san akunin (1958; La fortezza nascosta) di KurosawaAkira, nel cui adattamento del 1961 due stolidi inservienti del samurai imprecavano in romanesco; infine quelle di coproduzione ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] a un altro, o anche focalizzazione multipla, come nei romanzi epistolari. Genette indica il film Rashōmon (1950; Rashomon) di KurosawaAkira come esempio di focalizzazione multipla, in cui ciascun personaggio racconta la storia a modo suo con una ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] ritmo di vita (tradizionale) si svolge secondo rituali ben precisi che registi come Ozu Yasujirō, Naruse Mikio, KurosawaAkira, Mizoguchi Kenji nelle loro opere non hanno mancato di sottolineare, oppure, nel caso di Ōshima Nagisa, di contestare ...
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