BADALONI, Nicola
Giuliano Campioni
Nacque a Livorno, il 21 dicembre 1924, da Roberto e Alma Baquis. La famiglia, ebraica dal lato materno, soffrì di forte isolamento dopo le leggi razziali del 1938, [...] a quelle egizie e talvolta anche alla cultura dei greci. Come Vico, egli vedeva in queste civiltà l'intreccio fra l'agireumano creativo e la dimensione metafisica per cui le culture sorgono sotto la spinta di forze ideali, si esprimono in azioni ...
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MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] come sforzo di affermare non solo l'ortodossia cattolica ma l'idea filosofica dell'assoluta libertà dell'agireumano, insofferente a qualsiasi limitazione, fosse rappresentata dal fato, dalla predestinazione o dall'agostiniana grazia rielaborata dai ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] concetto di carattere metastorico, non nostalgia del passato, ma ricerca dei principi e valori primi che devono informare l'agireumano e che, portati sul piano politico, possono dar luogo solo ad un ordine di differenziazione qualitativa e quindi di ...
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DE SANCTIS, Sante
Laura Fiasconaro
Nacque a Parrano (prov. di Terni) il 7 febbr. 1862 da Sante e da Amalia Bologna.
Laureatosi in medicina e chirurgia all'università di Roma nel 1886 con una tesi in [...] in questo campo la responsabilità dell'agireumano, in ciò apprezzato moltissimo da A Tumiati, S. D. e l'igiene mentale in Italia, pp. 312 s.; M. F. Canella, Umanità criminale, pp. 321-30); Ibid., XXXI (1935), 1 (fasc. in mem. del D., con contrib ...
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D'ANNIBALE, Giuseppe
Lilia Massaro
Nacque il 22 sett. 1815 a Borbona (od. prov. di Rieti), da modesta famiglia, dalla quale discese anche un altro cardinale, Federico Tedeschini, figlio della sua unica [...] ad una concezione più dinamica ed evolutiva. Nell'ottica, più ampia, di una teologia morale intesa come teologia dell'agireumano, la qualificazione oggettiva dell'azione non sembra più sufficiente al moralista; ci si orienta verso una morale della ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] Guglielmo di Ockham, Gualtiero Chatton, Geraldo di Odone e Tommaso di Strasburgo accentuarono via via il ruolo dell'agireumano come causa anche della salvezza. La reazione di G. si sostanzia anzitutto attraverso continui richiami ad Agostino, e ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] morale dettata agli individui ed ai popoli. Intelligenza e volontà, i fenomeni del pensiero ignorati da Negri, erano le leve dell'agireumano, la forza reale di un popolo, figlia del tempo e delle tradizioni. La civiltà di una nazione era data dalla ...
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ROMAGNOSI, Giovanni Domenico (Gian Domenico)
Gian Paolo Romagnani
– Nacque l’11 dicembre 1761 a Salsomaggiore, primo di dieci figli, da Marianna Trompelli e dal notaio Bernardino, consigliere del Ducato [...] universale» finiva per coincidere con l’«arte della sociale felicità particolarmente pubblica» (p. 223). La «molla» dell’agireumano era dunque costituita dalla volontà, che era a sua volta sollecitata dall’«amor proprio», ossia dalla ricerca del ...
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PORCACCHI, Tommaso
Franco Pignatti
PORCACCHI, Tommaso. – Nacque a Castiglione Aretino (oggi Fiorentino) probabilmente nel 1532, il 21 dicembre, da Bernardino di Francesco, ciabattino, e da Maddalena [...] nella disamina obiettiva delle fonti, nella ricostruzione analitica delle cause prossime e remote, nella concentrazione sull’agireumano come motore della storia, nel congedo dall’ideale umanistico della storiografia come opus oratorium. Insistito è ...
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GAGLIARDI, Achille
Giampiero Brunelli
Nacque a Padova, tra la fine del 1537 e l'inizio del 1538, da Ludovico e da Girolama Campolongo. Il padre, "gentiluomo" addottoratosi in diritto, morì assai giovane, [...] conosciuto infine un totale abbandono in Dio. Considerato un precursore del quietismo, che negava sostanzialmente ogni valore all'agireumano, si deve però notare che almeno in un punto il pensiero del G., coerentemente con la sua azione politica ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...