Cantante di blues afroamericana (Chattanooga 1894 - Clarksdale, Mississippi, 1937). Considerata l'interprete più rappresentativa del blues classico, esordì nelle compagnie itineranti dei minstrel shows [...] e dei varietà afroamericani degli anni Dieci, affermandosi in breve come l'"Imperatrice del blues" attraverso una ricca produzione discografica, cui collaborarono i massimi interpreti del jazz degli anni Venti. Nel decennio successivo problemi di ...
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Palcy, Euzhan. - Regista francese (n. Fort-de-France 1958). Di origine martinicana, ha frequentato La Sorbona e la Scuola di cinema Louis Lumiere. Impegnata per la causa degli afroamericani e dei martinicani, [...] specializzata in trasposizioni cinematografiche di opere letterarie, con il suo primo lungometraggio del 1983 Rue cases negres ha vinto il Leone d'Argento alla Mostra del Cinema di Venezia. Film culto ...
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Pryor, Richard (propr. Thomas Franklin Lenox)
Sebastiano Lucci
Attore cinematografico statunitense, nato a Peoria (Illinois) il 1° dicembre 1940. Interprete dalle forti potenzialità comiche, dalla grande [...] del sogno americano, ne mostrano la profonda crisi. Attraverso un linguaggio irriverente, profano e ambiguo, la comunità afroamericana rivive nelle sue caratterizzazioni e nelle sue battute con una vitalità mai raggiunta prima.
Dopo una giovinezza ...
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In generale movimento tendente a modificare o abolire una consuetudine o una legge (la schiavitù, la pena di morte ecc.). Storicamente il termine si riferisce a due movimenti sorti negli USA.
Il primo [...] riguardava la soppressione della schiavitù degli afroamericani, teoricamente abolita dalla legge del 1808 ma di fatto continuata in maniera semiclandestina; il gruppo degli abolizionisti, costituitosi dopo il 1830 attorno a W.L. Garrison e a W. ...
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Scrittore afroamericano (Salt Lake City 1902 - New York 1934); tra i protagonisti della cosiddetta Harlem Renaissance. Trasferitosi a New York (1925), entrò nella redazione della rivista Messenger, impegnandosi [...] , e partecipando al lancio, rivelatosi poi fallimentare, della prima rivista d'arte afroamericana, Fire. Personalità eclettica e contraddittoria, nei suoi romanzi, The blacker the berry: a novel of Negro life (1929) e soprattutto Infants of ...
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Pittore statunitense (Lovell, Maine, 1824 - New York 1906). Studiò in patria e in Europa; soggiornò cinque anni all'Aia. Dedicatosi alla pittura di ritratto e soprattutto di genere, rappresentò prevalentemente [...] scene popolari e agresti e i casi delle genti del suo paese, come pure degli afroamericani degli stati del Sud. ...
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Uomo politico statunitense (n. New York 1941). Esponente indipendente del Partito democratico che si considera socialista democratico, laureato in Scienze politiche presso l’università di Chicago, già [...] nel periodo studentesco si è occupato di politica come attivista nel movimento per i diritti civili degli afroamericani e oppositore della guerra del Vietnam. Negli anni Settanta ha aderito al Liberty Union Party e si è candidato per due volte ...
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Aggettivo con cui negli USA degli anni 1950 fu indicato un movimento giovanile (beat generation) contraddistinto da un forte spirito di ribellione e di rifiuto verso i valori tradizionali della società [...] (specie negli anni della guerra del Vietnam), il femminismo e le rivendicazioni dei diritti sociali da parte degli afroamericani. Questo atteggiamento di ripulsa verso la società si ritrova anche nell’arte e nella letteratura, avendo come esponenti ...
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L'ambasciatore del jazz nel mondo
Cantante e compositore afroamericano, Louis Daniel Armstrong, detto Satchmo, è stato una figura decisiva della musica americana del Novecento. Oltre che un grande musicista, [...] originale del Nuovo Mondo; ma Armstrong è molto più che un simbolo della cultura musicale statunitense e afroamericana: è uno degli indiscussi geni musicali del 20° secolo.
Personaggio discontinuo e criticato per certi atteggiamenti spettacolari ...
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Discriminazione razziale
Imanuel Geiss
Introduzione
L'espressione 'discriminazione razziale' sarà qui usata per indicare la realizzazione nella prassi del 'razzismo' in quanto teoria: per indicare cioè [...] di trasporto pubblico di massa, nato dall'industrializzazione: l'omnibus a cavalli. Come ebbero a notare con amarezza gli afroamericani nelle loro rimostranze, ciò accadeva nella stessa città che prendeva il nome dall'amore fraterno e che per le sue ...
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minstrel
‹mìnstrël› s. ingl. [dal fr. ant. menestrel, mod. ménestrel: v. menestrello] (pl. minstrels ‹mìnstrël∫›), usato in ital. al masch. – In senso generico, mimo, cantante e suonatore. In partic., negli Stati Uniti d’America, particolare...
n-word (N-Word, N-word) s, f, inv. Eufemismo sostitutivo dell’ingl. nigger e, in ogni altra lingua, del termine corrispondente (in it. negro). ◆ Nell'America del primo presidente nero c'è voluto un editore di Montgomery, Alabama, la città in...