Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] della sposa), o per intervento del padre della sposa o del parente che avrebbe avuto diritto a sposarla, o infine per adulterio (solo della donna) o provato stato di non cittadinanza di essa. I m. tra consanguinei erano riprovati e si tollerava solo ...
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Famiglia americana di origine inglese, giunta in America nel 1637, dapprima agricoltori e fabbri ferrai. Notevole Lyman (New Haven 1775 - Brooklyn 1863), pastore a East Hampton, Long Island (1799), a Litchfield, [...] celebre come predicatore e giornalista, anch'egli avversario della schiavitù e spirito indipendente; dopo la rottura col suo già protetto Th. Tilton (1870), accusato da questo di adulterio, fu assolto (1876), non senza che qualche sospetto rimanesse. ...
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LECA, Raffaele da
Riccardo Musso
Nacque intorno al 1415, primogenito di Rinuccio di Nicolò e di una dama della casata Della Rocca di cui si ignora il nome; ebbe numerosi fratelli, tra legittimi e illegittimi.
Il [...] figlia di Simone De Mari, signore di Capo Corso - che, anni dopo, egli avrebbe fatto trucidare con l'accusa di adulterio.
Con i fratelli Anton Guglielmo e Restoruccio seguì il padre in numerose imprese di guerra, meritandosi la fama di valoroso uomo ...
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CARINI, Laurea Lanza baronessa di
Roberto Zapperi
Nacque a Palermo nel 1529, da Cesare Lanza, barone di Castania e di Trabia, e da Lucrezia Gaetani.
Il padre apparteneva ad una famiglia di recente nobiltà: [...] pretese che fossero esposte sulla piazza del paese, per rendere manifesto ai Carinesi e a quanti altri consapevoli e conniventi dell'adulterio che l'onore del padre era stato riscattato con la morte della figlia e dell'amante di lei. Fu raccolta così ...
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FONTANA, Gregorio
Pierre Racine
Figlio di Burningo, menzionato in un privilegio che Enrico II avrebbe concesso ai quattro fratelli del "Vicus de Vallengaria" il 31 maggio 1005, è legato alle origini [...] lasciavano molto a desiderare. Ignoriamo se avesse ottenuto per via simoniaca la cattedra vescovile, ma, nel 1051, accusato di adulterio, fu scomunicato dal sinodo riunito da Leone IX. Non appena venne a conoscenza della sentenza emessa contro di lui ...
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Uomo politico irlandese (Avondale, Wicklow, 1846 - Brighton 1891). Deputato per Meath (1875), ricorse spesso all'ostruzionismo per attirare l'attenzione dei Comuni sulle rivendicazioni irlandesi (in primo [...] al potere dei conservatori (luglio 1886), P. fu ingiustamente accusato di complicità in alcuni delitti politici commessi in Irlanda nel 1882; scagionato nel 1890, abbandonò definitivamente la politica perché coinvolto in un processo per adulterio. ...
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GIOVANNI XII, papa
Roland Pauler
Ottaviano, figlio del princeps Romanorum Alberico di Roma e probabilmente di Alda, figlia del re d'Italia Ugo di Provenza, nacque presumibilmente verso il 937. Discendeva [...] vescovo di Todi un bambino di dieci anni, aver nominato vescovi in cambio di denaro, aver compiuto sacrilegi e numerosi adulteri, aver portato armi, la passione per la caccia, l'accecamento del suo padrino Benedetto, l'evirazione e l'uccisione del ...
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CARACCIOLO, Antonio
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Della nobile famiglia napoletana, nacque da Emilio e da Caterina Filomarino nella seconda metà del sec. XVI. Compì studi giuridici e fu governatore della casa dell'Annunziata [...] . Fu arrestato l'anno successivo, mentre si trovava a un appuntamento galante e rischiò così di essere giudicato per adulterio, scampando però in seguito abbastanza agevolmente al processo.
Giunto a Gaeta il card. Gaspare Borgia, dopo la sua ...
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Nome di varî personaggi romani: 1. Console nel 192 a. C., vinse i Boi; partecipò poi alle operazioni militari contro Antioco III di Siria, che si conclusero con la battaglia di Magnesia (190). 2. Nipote [...] Figlio di Lucio Domizio Enobarbo, il console del 16 a. C., e di Antonia Maggiore, sposò Agrippina Minore da cui ebbe un figlio, il futuro Nerone; console nel 32 d. C., nel 37 fu accusato di adulterio e di lesa maestà, ma lo salvò la morte di Tiberio. ...
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GRADENIGO, Aluica (Alvica, Ludovica)
Franco Rossi
Figlia di Nicolò (Nicoletto), figlio di Pietro, il doge della "serrata", e di una Fiordilise, della quale non si conosce il casato, nacque a Venezia [...] fu proprio la G., vittima incolpevole della ragion di Stato, a subire, con la insinuazione e l'infamante accusa di adulterio, le conseguenze negative di una lotta per il potere senza esclusione di colpi che insanguinò Venezia per tanta parte del ...
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adulterio
adultèrio (ant. adultèro, avoltèrio e avoltèro) s. m. [dal lat. adulterium, der. di adulterare: v. adulterare]. – 1. Colpa o, sotto l’aspetto giuridico, delitto contro l’istituto del matrimonio, consistente nell’unione sessuale di...
adulterabile
adulteràbile agg. [der. di adulterare]. – Che si presta ad essere adulterato, cioè alterato o falsificato: sostanze facilmente o difficilmente adulterabili.