lido (lito)
Antonio Lanci
Sostantivo usato con discreta frequenza. La forma normale in D., sia in poesia che in prosa, è lito (latino litus); una sola volta, in rima, si registra lidi (Pg XVII 12).
Il [...] la " sponda " di un fiume: If III 116 il mal seme d'Adamo / gittansi di quel lito ad una ad una, cioè dalla riva dell'Acheronte (per la var. linto, v. LINTO; il vocabolo ‛ lito ' appare anche come variante di loco in If IX 115, e di letto in Pd XXX ...
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nudo (ignudo)
La forma ‛ ignudo ' in If VII 111 è di tutti i codici più antichi, in quanto necessaria alla misura (il verso incomincia con ignude); in altri casi, ove gli editori preferiscono ‛ ignudo [...] Ulisse 609-610): così gl'ignavi erano ignudi e stimolati molto / da mosconi e da vespe (If III 65); le anime sulla riva dell'Acheronte eran lasse e nude (v. 100); le genti / angose immerse nello Stige sono ignude tutte (VII 111), come i ruffiani e i ...
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virtualmente
Occorre nel Purgatorio con il valore di " in potenza attiva " . In XXX 116 si afferma che D. fu tal ne la sua vita nova, / virtüalmente, ch'ogne abito destro / fatto averebbe in lui mirabil [...] e quella razionale di origine divina (ne porta seco e l'umano e 'l divino, v. 81); giunta sulle rive dell'Acheronte o del Tevere, la virtù formativa - cioè la potenza attiva del seme paterno che ha plasmato il corpo umano operando dal momento ...
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Titani
Emanuele Lelli
I primordiali figli della Terra e del Cielo
Antichissime divinità simboleggianti elementi naturali, i Titani sono dotati di forza straordinaria. Vengono sfidati da una nuova generazione [...] fiumi, le fonti e i laghi della Terra, nonché le Oceanine, bellissime ninfe che popolano tutti i mari, e i fiumi infernali (Acheronte, Stige e Lete).
Da Iperione (in greco «colui che corre in alto») e Teia («la divina») nascono le divinità delle luce ...
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strada
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere meno che nella Vita Nuova; è presente anche nel Fiore, ma non nel Detto.
Le occorrenze nelle quali conserva il suo valore proprio sono poco numerose: [...] 48 (dove vale " tratto di strada ").
Subito dopo la morte del corpo, spiega Stazio, l'anima cade o presso la riva dell'Acheronte o alla foce del Tevere: quivi conosce prima le sue strade (Pg XXV 87). La locuzione ha valore pregnante, in quanto se, di ...
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Fornaciari, Raffaello
Enzo Esposito
Letterato (Lucca 1837-Firenze 1917), amico del Carducci e del Chiarini, con i quali collaborò al " Poliziano ", organo degli Amici Pedanti. Scrisse vari saggi sulle [...] ). Nella successiva edizione (Firenze 1900), ampiamente riveduta, aggiunse a questi altri quattro studi, e cioè Il passaggio dell'Acheronte e il sonno di Dante. A proposito di una recente interpretazione (1887), La trilogia dantesca o del nesso fra ...
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fiumana
Bruno Basile
Nella sua più generale accezione, il termine è sempre impiegato da D. nel senso di " fiume grande e impetuoso ", poiché f. " è più che fiume, cioè allagazione di molte acque " (Buti). [...] e ingiustificabile, sempre nell'ambito di un fiume ‛ reale ', preferirono un'identificazione con l'Acheronte Iacopo (" la quale Acheronte si chiama "), Benvenuto (" scilicet Acherontis fluminis de quo dicitur in cap. sequenti "), seguiti nell ...
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rivo (rio)
Alessandro Niccoli
È vocabolo proprio del linguaggio poetico (un esempio in prosa). La forma ‛ rio ' ricorre solo al singolare, prevalentemente in rima (sei volte su sette occorrenze); viceversa [...] ' non è sempre rispettata, specie quando i due vocaboli sono riferiti a corsi d'acqua appartenenti al mondo fantastico di D.; così l'Acheronte è chiamato ora rio (If III 124), ora fiume (v. 81; Pg I 88) o gran fiume (If III 71); al Flegetonte sono ...
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Tartaro
Franco Carmelo Greco
Luogo sotterraneo destinato dalla mitologia classica (dal greco ταράσσω, " turbo ", " sconvolgo ") a sede dei morti e prigione degli empi. La cosmogonia e la teogonia greche [...] da mura metalliche guardate dai Centimani, custodito da una porta di diamante vegliata da Tisifone, percorso dai fiumi infernali Acheronte, Flegetonte, Cocito e Lete, con le sedi favolose e terribili della Notte, del Sonno, della Morte e di Ades ...
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ripa, riva
Antonio Lanci
‛ Ripa ' e ‛ riva ' sono trattate nella stessa voce anche perché la tradizione più antica oscilla spesso tra le due forme e nelle varie accezioni. Così, ad es., ripa di If XVIII [...] costa " del mare: If I 23 uscito fuor del pelago a la riva; XXX 18, Pg II 40, IV 138; " sponda " di un fiume: If III 71 la riva d'un gran fiume (l'Acheronte), 86 e 107 (dov'è definita malvagia), XVII 19, Pg XIV 59, XXV 86 l'una de le rive (cioè dell ...
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acheròntico agg. [dal lat. tardo Acherontĭcus] (pl. m. -ci), letter. – Pertinente all’Acheronte (v. la voce prec.), all’oltretomba; per estens., infernale: nel canto più buio e profondo di essa [cucina] apriva le sue fauci un antro a., una caverna...
acherusio
acherùṡio agg. [dal lat. Acherusius, gr.᾿Αχεροὺσιος], letter. – Dell’Acheronte: detto particolarmente di luoghi che venivano considerati accesso al mondo sotterraneo (v. acherontico). Palude a. era chiamata quella formata dal fiume...