PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] luce, ma Maria pubblicò l’abbozzo di prefazione nelle sue memorie: vi è adombrata una poetica visionaria, con accenti di forte sensibilità romantica, contaminata con la suggestione della letteratura greca. Carducci, che ebbe con Pascoli un rapporto ...
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CORREGGIAIO (Corriggiai, Correggiari, Coreciaro, Corezaro), Matteo
Pasquale Stoppelli
Nacque sul finire del XIII sec. e visse nella prima metà del successivo.
Queste generiche referenze cronologiche [...] "aperta" che caratterizza la pratica del C. rimatore. Tuttavia all'interno di questa produzione, piuttosto che mettere l'accento su quei componimenti di fattura forse più elegante, ma anche più convenzionali (ad esempio, le ballate o il sonetto ...
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CODELUPI, Bartolomeo
Rosario Contarino
Nato probabilmente nella seconda metà del sec. XIV a Verona, vi esercitò il notariato. Il suo nome figura nei Libri dell'Estimo del Comune sotto le date 1409 e [...] di denuncia propria degli archetipi novellistici del genere (l'epopea degli animali del Renart e i fabliaux), nonché l'accento canagliesco che si può riscontrare nel "detto" in volgare di Matazone da Caligano, portavoce dei rancori delle plebi ...
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BIRAGO, Girolamo
Renzo Negri
Nacque a Milano il 1º nov. 1691 da Giambattista e da Paola Sirtori. Ricevuta la prima educazione in famiglia, frequentò le scuole dei gesuiti di Brera, quindi fu posto a [...] e nott e dì, / passen tucc a sto mond come foo mì" (canto I, 5).
Quello su cui batte più insistente l'accento, il senso dell'universale e personale labilità, fa ben capire inoltre come, dietro le apparenze quiete e soddisfatte, la poesia del B. getti ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] , la lenizione del t intervocalico, la variazione di pronuncia di alcune vocali e dittonghi, la frequente ritrazione dell’accento sulla prima sillaba. Sul piano ortografico, frequenti le semplificazioni (honor per honour) e le modificazioni in vista ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] fiaba
Il campo della novellistica non ha problemi diversi da quelli della poesia popolare. Così, mentre Croce ha messo l’accento sul valore d’arte assoluto che può raggiungere la fiaba, quale che sia la sua provenienza, gli studiosi specifici della ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] alle trattazioni relative a questa seconda personalità divina. Ci si riserva invece di parlare più appresso di quei casi in cui l'accento sia decisamente sulla personalità di Z. come nel caso di Z. Ammon o Z. Labrandeùs).
Nel culto di Z. a Creta sono ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] della situazione: da Cesena scrive parole ottimistiche e tranquillizzanti a Piero; si affanna a colpire qualsiasi accento antimediceo; dimostra scarsa conoscenza dei problemi militari e progetta una campagna contro la Lombardia, appena fossero ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] di Foligno, insieme con due sonetti volgari di argomento sacro-morale. Si tratta di opere giovanili che, tranne qualche accento commosso, contenuto negli epicedi per il Cinuzzi e per il Lanfredini, non escono mai dalla convenzionalità.
L'abilità ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] aiuta a cogliere il salto di qualità da una comune tematica di sensiblerie variamente europea al diverso, composito e personalissimo accento poetico del carme foscoliano.
In ultima analisi è, forse, da ritenere che dei tre suoi maestri torinesi il C ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...