ALBERTINI (Albertino), Francesco Maria
Pietro Pirri
Nacque a Catanzaro il 1 nov. 1552. Avviatosi alla vita ecclesiastica, rinunziò a una ricca abbazia per ottenere quella più modesta di S. Leonardo, [...] alle porte della sua città natale; ed entrò infine, nell'ottobre 1578,nella Compagnia di Gesù, ove si distinse, oltre che per dottrina, per esemplare perfezione religiosa.
Insegnò per sei anni filosofia ...
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BERNARDO da Perugia
Gianfranco Spiazzi
Nato a Perugia verso la metà del sec. XII, dopo aver fatto la professione monastica nell'abbazia di Santa Maria del Farneto in Val di Chiana, si era recato a Bologna [...] per frequentare quello Studio; colà aveva continuato a dimorare per molti anni, forse per insegnare, o forse più semplicemente per approfondire la sua cultura. Possedeva molti libri preziosi, ed egli stesso ...
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BENEDETTO
Marina Rossi
Di famiglia nobile, B., detto il Giovane in quanto secondo abate di questo nome a S. Michele della Chiusa, nacque a Tolosa, da Bernardo, nel 1033; fu portato dal padre al monastero [...] restò a lungo, forse perché il luogo non corrispondeva ai suoi ideali di vita monastica e preferì trasferirsi in Italia, all'abbazia di S. Michele della Chiusa, sul monte Pirchiriano, nei pressi di Torino, dove era abate un suo parente, Pietro. Poco ...
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ANGELO da Furci
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Agostiniano, beato - secondo un culto locale confermato nel secolo scorso - nacque a Furci (Abruzzo) nel 1246 da Adalipto e Albizia (o Abbazia), entrambi, secondo la tradizione, di [...] : così il crescere di A. nello studio e nelle pratiche di pietà sotto la guida di uno zio, Monte, nell'abbazia di S. Benedetto di Comaclana, la decisione di abbracciare la vita eremitica, presso il convento degli eremiti agostiniani a Vasto ...
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AIGREFEUILLE, Guglielmo d'
Edith Pàsztor
Nato a Lafont presso Saint-Exupéry, nel Limousin, verso il 1317, dopo aver trascorso la sua fanciullezza nell'abbazia di Beaulieu-sur-Ménoire, si fece monaco [...] benedettino a La Grasse nei pressi di Carcassonne. Priore del monastero di SaintPierre d'Abbeville, poi camerario a La Grasse, fu infine nominato protonotario apostolico e cappellano da Clemente VI, suo ...
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ASGARIO (Ansgerius)
Alessandro Pratesi
Visse tra la fine dei secolo XI e il principio del XII. Di origine normanna ("natione Britonem" lo dice il Malaterra), era monaco benedettino nell'abbaziá calabrese [...] " in Sicilia nei secoli XI a XV,in Bullettino d. Istituto storico italiano,XXXII(1912), pp. 79 s.; E. Pontieri, L'abbazia benedettina di Sant'Eufemia in Calabria e l'abate Roberto di Grantmesnil, in Arch. stor. per la Sicilia orientale, XXII(1926), p ...
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CAPELLETTI (Cappelletti), Benedetto
Alberto Postigliola
Nato a Rieti dal barone Muzio e da Caterina Colelli il 2 nov. 1764, venne educato dai monaci benedettini dell'abbazia di Montecassino e abbracciò [...] quindi il sacerdozio. Pio VI lo nominò canonico coadiutore della basilica di S. Maria Maggiore. Nel 1802 Pio VII l0 ascrisse tra i prelati referendari delle Due Segnature, quindi lo nominò primo ponente ...
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GOZZADINI, Delfino
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1375 da Nanne di Gabione e da Giovanna di Giovanni Negrisoli.
Dei loro numerosi figli fu il solo a vestire l'abito religioso e fu monaco [...] Innocenzo VII dichiarò il G. decaduto da abate di Nonantola per le gravi colpe delle quali si era macchiato e affidò l'abbazia in commenda a Gian Galeazzo Pepoli. Le colpe del G. non erano altro che la sua condivisione delle iniziative del padre e ...
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GERARDO (Geraldo, Geroldo, Gherardo)
Annibale Ilari
Nacque probabilmente a Ratisbona, in Baviera, nella prima metà dell'XI secolo. Ricevette la formazione culturale nella scuola dell'abbazia cittadina [...] di S. Emmerano. Intorno al 1050 raggiunse il grado di magister. Dopo un viaggio compiuto a Roma nel 1063 insieme con Udalrico, arcidiacono di Frisinga, decise di professare il monachesimo a Cluny: a riceverlo ...
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BRANDOLINI, Marcantonio
Umberto Coldagelli
Figlio di Brandolino e di Elisabetta Malatesta, discendente da una antica famiglia di feudatari del castello di Valmareno, nel Trevigiano, fu titolare dell'abbazia [...] ", e anzi dichiarandosi pronto "se questo mio habito in qualche modo turba al servitio pubblico" a rinunziare anche alla sua abbazia. A queste proteste il B. aggiungeva il peso di influenti relazioni, cui faceva cenno un dispaccio dell'ambasciatore a ...
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abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
badia
badìa (ant. abbadìa o abadìa) s. f. [lat. tardo abbatīa]. – È in genere sinon. della sua variante abbazia, spec. per indicare la comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticam. erano monastiche....