ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] solo ritratto sicuro è quello famoso, compiuto da Giotto fra il 1334 e il 1337, nella cappella del palazzo del podestà a Firenze (il Bargello), che rappresenta l'A. nel fiore dell'adolescenza, di profilo, con un libro sotto il braccio sinistro e un ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] su segni, detti meleket, posti al margine o tra le righe dei testi sacri.
Il canto etiopico può essere acappella oppure accompagnato da alcuni strumenti che servono esclusivamente per marcare il tempo: il maqwamiya (bastone con l’estremità superiore ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] divino culto": occorreva "comporre in musica con istrumenti un salmo, una messa, conservandone il carattere dello stile acappella; riscuotendone però il plauso e il gradimento del pubblico" (Elogio del ... Carpani..., p. XCIII). Entrambi gli scritti ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] eseguiva un inno. Nel Rinascimento, con G. Pierluigi da Palestrina, fu tenuto in gran conto il c. acappella, composto di sole voci; poi si sviluppò anche il c. concertante, accompagnato da strumenti. La particolare concezione architettonica ...
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Letteratura
Componimento poetico breve rimato, composto per lo più di endecasillabi e settenari, contenente una sentenza, un proverbio, un motto. Non ha avuto una salda tradizione nella letteratura italiana, [...] ), ma soprattutto con l’opera di O. di Lasso e G.P. da Palestrina. A partire dal Seicento si produsse una dicotomia tra coloro che seguivano lo stile ‘antico’, acappella, e l’utilizzo del m. come forma sacra non appartenente al ciclo della messa. Il ...
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DE GENNARO (De Jennaro), Pietro Iacopo
Sandra Niccoli
Nacque a Napoli nel 1436 da Giorgio, primogenito di Menillo e di Catella di Monforte, e da Maddalena di Gaeta, figlia di Carlo - presidente della [...] insieme con i fratelli minori (Galeazzo, morto giovane e senza figli, e Pandolfo, poi abate della ricca badia di S. Maria aCappella fuori la Porta di Chiaia), il D. si dedicò ben presto anche all'esercizio della poesia. Fino al 1468 alternò i suoi ...
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PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] in casa del quale abitava tutta la famiglia Pitoni.
Nel 1673 risulta maestro di cappellaa Monterotondo, nel 1674 ad Assisi, dove si diede a studiare e a trascrivere le opere di Giovanni Pierluigi da Palestrina. Prestato servizio per un certo periodo ...
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DELLA TORRE, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Nacque da Giacomo e da Dorotea Trivulzio, molto probabilmente in Friuli, dove risedeva il ramo di Valsassina della famiglia (Litta). Abbandonata la regione [...] in S. Maria delle Grazie, la tomba e le lapidi, ambedue in parte scalpellate nel 1796, sono state sistemate nella prima cappellaa destra del tempio.
Pochi indizi ci rivelano la propensione del D. per gli studi umanistici e il suo amore per i libri ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] pesanti; così i Mori della Torre (1497), i pili di Piazza S. Marco dello stesso Leopardi (1500-05), l'altare della cappella Zen a S. Marco (1504-21); le vere da pozzo del cortile del de Conti (1556) e dell'Alberghetti (1559), fonditori di artiglieria ...
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MALINES, Giuseppe Roberto Berthoud de
Andrea Merlotti
Nacque a Torino il 14 nov. 1714, primogenito del conte di Bruino Eustachio Giuseppe Ludovico e di Elena Saluzzo di Verzuolo.
La famiglia, originaria [...] cortigiani cui era affidata la direzione delle quattro parti in cui era divisa la corte sabauda: Casa, Camera, Scuderia e Cappella. Era a capo della Camera e gli spettava la sovrintendenza "delle stanze e della direzione di esse in tutti i palazzi di ...
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cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappellata
s. f. [der. di cappello]. – 1. Colpo dato col cappello. 2. Quantità di roba che può essere contenuta in un cappello: una c. di noci; fare i quattrini a cappellate, in grande quantità. 3. pop. Fare una c., lo stesso che fare una...