Geografo italiano (Roma 1897 - ivi 1981), prof. di geografia nelle univ. di Catania (dal 1936) e di Roma (dal 1939); presidente della Società geografica italiana (1962-69) e per oltre un ventennio direttore del Bollettino della Società stessa; redattore (per la geografia, l'antropologia e l'etnologia) dell'Enciclopedia Italiana dalla fondazione al 1938; socio nazionale dei Lincei dal 1974. Allievo di R. Almagià, ma seguace soprattutto dell'insegnamento di O. Marinelli, si occupò di limnologia (numerosi lavori, di cui il più notevole è Il lago di Piediluco e il suo bacino, 1955) e compì approfondite indagini regionali, in particolare sull'Umbria (Ricerche sull'insediamento umano in Umbria, 1931; Memoria illustrativa della Carta della utilizzazione del suolo dell'Umbria, 1966) e sulla Sabina. Fu autore di accurate descrizioni geografiche di paesi esteri (tra le quali ampie sintesi sull'America Centr. e Merid.), in più casi frutto di conoscenza diretta (La Romania, 1928; I paesi del Caucaso, 1942). Intensa anche la sua attività nel campo della cartografia (Atlante d'Africa, in collab. con A. Dardano, 1936; Atlante geografico Riccardi, 1955; Atlante metodico illustrato, 1956, varie ed. successive con titoli diversi).