Fleming, Rhonda (propr. Marilyn Louis)
Attrice cinematografica statunitense, nata a Los Angeles il 10 agosto 1923. Particolarmente incline a interpretare ruoli di donne dalla forte personalità, autonome, a volte ambigue e negative, negli anni Quaranta e Cinquanta si rivelò l'eroina ideale del cinema noir, ma anche di film d'avventura e di numerosi western. Figlia d'arte (la madre cantava in commedie musicali), dopo aver studiato canto e recitazione a Los Angeles, partecipò a un concorso radiofonico arrivando tra i finalisti. Fu quindi notata dal produttore David O. Selznick che le consentì di esordire nel ruolo di una ragazza mentalmente disturbata in Spellbound (1945; Io ti salverò) di Alfred Hitchcock. Venne subito scritturata per altri due classici del genere noir, riuscendo a offrire buone prestazioni sia nel ruolo della vittima di un folle in The spiral staircase (1946; La scala a chiocciola) di Robert Siodmak, sia in quello dell'ambigua segretaria complice di una banda di malviventi in Out of the past (1947; Le catene della colpa o La banda degli implacabili) di Jacques Tourneur. Interpretò quindi vari film in costume come A Connecticut Yankee in king Arthur's court (1949; Un americano alla corte di re Artù) di Tay Garnett in cui rivela anche piacevoli doti canore, e The golden hawk (1952; Fuoco a Cartagena) di Sidney Salkow, in cui è un'affascinante donna corsaro. Allan Dwan seppe poi valorizzarne il talento dapprima affidandole un ruolo di donna risoluta e indipendente nel western Tennessee's partner (1955; La jungla dei temerari) con Ronald Reagan, poi restituendola al genere noir con Slightly scarlet (1956; Veneri rosse), da un romanzo di J.M. Cain, nel quale è una ragazza di testarda integrità contrapposta alla sorella affascinante e perversa (Arlene Dahl). Sulla stessa linea, ma oscurata da un'ombra di cinismo, interpretò la moglie infedele di un editore, presa di mira da un maniaco omicida in While the city sleeps (1956; Quando la città dorme) di Fritz Lang. Nel western Gunfight at the O.K. Corral (1957; Sfida all'O.K. Corral) di John Sturges, pur stretta tra due presenze carismatiche come quelle di Burt Lancaster e Kirk Douglas, trovò un ruolo a lei perfettamente congeniale, quello di un'avventuriera che si guadagna da vivere con le carte da gioco. Comparve anche in film italiani diretta da Carlo Ludovico Bragaglia in La cortigiana di Babilonia (1954), da Nunzio Malasomma in La rivolta degli schiavi (1960) e da Gian Luigi Polidoro in Una moglie americana (1965), al fianco di Ugo Tognazzi. Allontanatasi dal grande schermo, si è dedicata negli anni successivi a un'intensa attività televisiva.