Nella politica internazionale, qualsiasi atteggiamento o attività di Stati, gruppi o partiti tendente a ‘rivedere’, cioè a modificare l’assetto stabilito dai trattati.
Corrente storiografica sviluppatasi dagli anni 1970 in avanti, i cui principali esponenti sono R. De Felice ed E. Nolte, volta a rivedere gli studi sul fascismo e sul nazismo, per darne una lettura compiutamente storica, senza pregiudizi ideologici (né di segno negativo, né di segno positivo). Il r. non va confuso con il negazionismo, ossia con l’atteggiamento storiografico consistente nel negare i crimini commessi dal nazismo (come lo sterminio degli Ebrei). Si parla di r. anche in relazione agli studi sulla Rivoluzione francese: in questo caso il massimo esponente del r. è F. Furet, che criticò l’interpretazione giacobino-marxistica della Rivoluzione.