Retrovirus
Virus a RNA caratterizzati dalla capacità di trasmettere l’informazione genetica con il fenomeno della retrotrascrizione, o trascrizione inversa, per cui dall’RNA, per opera di un enzima noto come trascrittasi inversa, si genera DNA. Il filamento di DNA neoformato si può integrare nel patrimonio della cellula ospite come provirus. Il provirus così integrato ha la proprietà di replicarsi in modo autonomo o ricorrendo all’ausilio di altre componenti cellulari (per es., la presenza di un altro R.). In generale i R. hanno dimensioni di circa 100÷120 nm, con un nucleocapside circondato da uno strato glicoproteico. Nel nucleocapside si indentificano due molecole di RNA e i tre enzimi necessari per la replicazione virale: trascrittasi inversa, proteasi e integrasi (quest’ultima fondamentale per consentire il collocamento del DNA a doppia elica neogenerato all’interno del genoma cellulare). I R. appartengono alla famiglia Retroviridae; hanno una vasta diffusione nel regno animale e sono dotati di varia patogenicità. Tra i R. che possono infettare l’uomo sono stati identificati alcuni responsabili di malattie linfoproliferative (leucemie e linfomi) e il virus HIV (Human Immunodeficiency Virus), responsabile dell’AIDS, appartenente al genere Lentivirus.