Republic Pictures Corporation
Casa di produzione e distribuzione cinematografica statunitense, fondata nel 1935 e attiva fino al 1959. Fu il più importante dei Poverty Row studios, termine in uso dai primi anni Venti per indicare le compagnie di Hollywood specializzate nei b-movies e nelle serie (costituite da mediometraggi con un personaggio fisso). Caratteristiche dei film prodotti furono il ricorso ad attori e cantanti di provenienza radiofonica, le trame molto simili tra loro e perciò familiari al pubblico, la forte propensione per l'azione e la rapidità narrativa, e la fede in valori come l'integrità morale e lo spirito libero.
La R. P. C. nacque dal desiderio di Herbert J. Yates (1880-1966), proprietario di un importante centro di sviluppo e stampa di pellicole (le Consolidated Film Industries), di produrre e distribuire in proprio i film. A tal fine Yates, rilevata la Majestic Pictures Corporation, nel marzo 1935 ne promosse la fusione con altre piccole case di produzione, la Liberty Pictures di Max H. Hoffman, la Mascot Pictures Corporation di Nat Levine e la Monogram Pictures Corporation di William R. Johnston e Trem Carr, alle quali aggiunse in seguito la Lone Star Productions di Paul W. Malvern. A causa delle sue tendenze accentratrici Yates spinse in breve tempo gli altri soci ad andarsene e dal 1937 rimase da solo a guidare l'azienda. La R. P. C. portò avanti alcune serie molto popolari a cui avevano dato vita le compagnie che avevano concorso alla sua formazione; tra esse quella poliziesca della Liberty su Dick Tracy (con Ralph Byrd e poi con Morgan Conway) e due della Mascot, quella avventurosa su 'The three musketeers' (con John Wayne) e soprattutto quella western su 'The lone ranger' (con Billy Bletcher e poi con Clayton Moore). Il western rappresentò il vero fiore all'occhiello della R. P. C. che, oltre a ereditare dalla Mascot il cowboy-cantante Gene Autry, poté utilizzare il semisconosciuto John Wayne. L'attore recitò nel primo lungometraggio uscito con il marchio della R. P. C. (un'aquila), Westward ho (1936) di Robert N. Bradbury, e in una quindicina di altri western, diretti soprattutto da George Sherman e da Joseph Kane (un ex montatore che divenne il più prolifico regista della R. P. C., dimostrando anche un certo spessore autoriale); anche dopo Stagecoach (1939; Ombre rosse) di John Ford (per il quale venne prestato alla Walter Wanger Productions e che lo rese celebre) Wayne restò fedele alla R. P. C., interpretando un'altra ventina di film di vario genere e divenendone anche la principale fonte di guadagno. La R. P. C. non trascurò comunque le commedie (interpretate soprattutto da Alison Skipworth e Polly Moran), i musical (come The hit parade, 1937, di Gus Meins), i film di gangster (tra cui il dittico costituito da Gangs of New York, 1938, di James Cruze, e Gangs of Chicago, 1940, di Arthur Lubin) e, in particolare dopo l'entrata degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale, quelli bellici (fece uscire a tempo di record, all'inizio del 1942, Remember Pearl Harbor di Joseph Santley).
Gli anni successivi alla fine della guerra segnarono l'apogeo della R. P. C., che nel 1945 ricevette un Oscar speciale per l'alto livello tecnico del suo sonoro. Pur continuando a produrre western minori (con Roy Rogers, William Elliott, Rex Allen), Yates si dedicò a film impegnativi e costosi, nei quali però spesso impose come protagonista un'attrice debuttante, la sua futura moglie Vera Ralston (pseudonimo della cecoslovacca Vera Helena Hruba), che si rivelò non all'altezza del compito, benché spesso affidata a un professionista esperto come Kane e affiancata da nomi celebri come John Wayne (Flame of the Barbary Coast, 1945, Fiamme alla Costa dei Barbari o Fiamme a San Francisco; Dakota, 1945), Fred MacMurray (Fair wind to Java, 1953, Il ribelle di Giava), Sterling Hayden (Timberjack, 1955). Accanto a questa scelta sbagliata Yates ne fece tuttavia altre indovinate, come quella di reclutare un abile artigiano come Allan Dwan che tra il 1945 e il 1956 fu il più importante regista della R. P. C., per la quale diresse tra l'altro il brillante musical Calendar girl (1947), due western singolari, Driftwood (1947; Fiore selvaggio) e The woman they almost lynched (1953; La donna che volevano linciare), e uno dei capolavori del genere bellico, Sands of Iwo Jima (1949; Iwo Jima deserto di fuoco), con John Wayne. La R. P. C. inoltre, concorse, seppur occasionalmente, a finanziare opere di registi importanti: Frank Borzage (Moonrise, 1948, La luna sorge), Orson Welles (Macbeth, 1948), Lewis Milestone (The red pony, 1949, Minuzzolo ‒ Il cavallino rosso), J. Ford (Rio Grande, 1950, Rio Bravo). Ma fu proprio il secondo film prodotto dalla R. P. C. insieme a Ford, The quiet man (1952; Un uomo tranquillo), a segnare l'inizio della sua decadenza: il regista intentò una causa legale sulla divisione dei profitti, e questo litigio fu tra le cause dell'allontanamento di Wayne (protagonista dei due film), al pari del rifiuto di Yates di finanziare un suo film sulla battaglia di Alamo. A questa grave perdita si aggiunse la decisione di adottare per i film a colori e per lo schermo gigante (invece del Technicolor e del Cinemascope usati dalle altre società) due procedimenti brevettati dalla R. P. C., il Trucolor e il Naturama, che si rivelarono fallimentari. Nonostante il ricorso ad attori famosi come Ray Milland, Barbara Stanwick e Joan Crawford, e il grande successo di Johnny Guitar (1954) di Nicholas Ray, dal 1955 la R. P. C. abbandonò i grandi progetti, limitandosi alle serie e ai b-movies, e nel 1959 cessò la produzione.
Nel 1965 il catalogo R. P. C. è stato acquistato dalla National Telefilm Associates, la più grande casa di di-stribuzione statunitense per la televisione, che nel 1994 ha assunto della R. P. C. anche il nome e il marchio.
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