REGINONE da Prüm
D'ignota origine, fu eletto nell'892 abate del monastero di Prüm (Eifel), ma ne fu scacciato nell'899; divenne quindi abate del monastero di S. Martino in Treviri, ove morì nel 915; fu sepolto nella chiesa di S. Massimo.
Scrisse De synodalibus causis et disciplinis ecclesiasticis, raccolta canonica compilata attingendo ai concilî, ai capitolari carolingi, al Codice Teodosiano, ai padri della Chiesa e ai tardi scrittori ecclesiastici; l'opera comprende 990 paragrafi, fu utilizzata posteriormente da Burcardo di Worms ed è quindi importante per la codificazione del diritto canonico (ed. F. G. A. Wasserschleben, Lipsia 1840). Particolarmente noto è però il Chronicon, dedicato al vescovo Adalberto di Augusta, precettore di Ludovico il Fanciullo. Esso consta di due libri (I-741, II-960) e racconta gli avvenimenti dalla nascita di Cristo in poi; per le parti più antiche l'autore utilizzò note cronache universali e annali franchi, ma dal sec. IX in poi le notizie sono originali, sicché questa cronaca è una delle fonti storiche più importanti di quell'epoca. Fu proseguita nel sec. X dall'abate Adalberto di Weissemburg, primo arcivescovo di Magdeburgo (Continuator Reginonis) e godette di grande favore presso i cronisti tedeschi dell'alto Medioevo, molti dei quali la presero a base delle proprie compilazioni (l'ed. migliore è quella di Fr. Kurze in Scriptores rerum Germanicarum, Hannover 1890).
R. si occupò anche di teoria musicale, e lasciò un esauriente scritto che è molto importante per la storia degli sviluppi della musica della fine del sec. IX e del sec. X: Epistola de harmonica institutione ad Rathbodum Episcopum Trevirensem, ac Tonarius sive de octo tonis cum suis differentiis. Questo scritto è stato ritrovato per caso nel primo Settecento ed è stato descritto già nel 1722 da J. Mattheson. L'Epistola è stata pubblicata nei Scriptores de musica medii aevi (Parigi 1862), I; il Tonarius, importante anche in rapporto dei segni neumatici in Sassonia nei secoli X e XI, è stato comunicato in facsimile in Scriptores, cit., II.
Bibl.: Oltre l'introduzione della sopracitata edizione del Chronicon, cfr.: W. Wattenbach, Deutschlands Geschichtsquellen im Mittelalter (7ª ediz.), Stoccarda e Berlino 1904, pp. 311-14; M. Manitius, Geschichte der lateinischen Literatur des Mittelalters, Monaco 1911, pp. 695-701. Per l'opera musicale, v. Joh. Mattheson, Critica musica, n. 3, I, 1722, p. 83; H. Riemann, Geschichte der Musiktheorie, pp. 18, 28, 49; Joh. Wolf, handbuch der Notationskunde, Lipsia 1904-05, I, p. 45.