Archeologo italiano (Siena 1900 - Roma 1975). Prof. nelle univ. di Cagliari, Pisa, Groninga, Firenze, Roma; direttore generale delle Antichità e Belle arti dal 1945 al 1948. Socio nazionale dei Lincei (1947); membro dell'Accademia delle Scienze dell'Unione Sovietica. Nel suo libro più importante, Storicità dell'arte classica (1943, 3a ed. 1973), nella rivista La critica d'arte, da lui fondata nel 1935 con C. L. Ragghianti, e in varî altri scritti, ora in gran parte raccolti in Archeologia e cultura (1961), movendo dal Croce, ha segnato un profondo rinnovamento negli studî sull'arte classica, superando la fase filologica e archeologica con una valutazione storico-estetica, ma legata all'ambiente sociale ed economico, dell'opera d'arte e dell'artista. Ha diretto la Enciclopedia dell'arte antica, pubblicata dall'Istituto della Enciclopedia Italiana; ha fondato (1967) la rivista Dialoghi di archeologia. Nel Diario di un borghese (1948, 2a ed. 1962), descrive, autobiograficamente, il passaggio di un intellettuale antifascista dal liberalismo al comunismo. È stato, nel 1945, tra i fondatori della rivista politico-letteraria Società. Tra le sue ultime pubblicazioni: Roma. L'arte romana nel centro del potere (1969); Roma. La fine dell'arte antica (1970); Etruschi e Italici prima del dominio di Roma (1973, con A. Giuliano); L'arte dell'antichità classica (post., 1976, in collab. con E. Paribeni e M. Torelli); Introduzione all'archeologia classica come storia dell'arte antica (post., 1976); Dall'ellenismo al medioevo (post., 1978).