Teologo e filosofo (Aller, Somersetshire, 1617 - Cambridge 1688). È il principale rappresentante della cosiddetta Scuola platonica di Cambridge. Dei suoi scritti, per la maggior parte ancora inediti, sono stati pubblicati: The true intellectual system of the Universe (1678); A treatise concerning eternal and immutable morality (1731); A treatise of freewill (1838). Il The true intellectual system (tradotto in latino da Mosheim, 1733) avrebbe dovuto essere in tre parti, ma una sola è pubblicata (non abbiamo le altre due, forse mai scritte): è una confutazione dell'ateismo e dei suoi fondamenti materialistici (atomismo "ateo" e ilozoismo) diretta contro Hobbes e il meccanicismo cartesiano; C. svolge una concezione panvitalistica che diviene fondamento della dimostrazione dell'esistenza di una realtà spirituale che si manifesta per gradi dal livello più elementare ("natura plastica") a Dio (evidenti le ascendenze platoniche e rinascimentali); C. rifiuta anche il dualismo cartesiano di pensiero (coscienza) ed estensione, cui contrappone la distinzione tra attività e passività, e così pure rigetta il meccanicismo come via aperta sia al materialismo sia all'ateismo. In gnoseologia, sostiene l'innatismo e una fondamentale attività del soggetto conoscente anche nel sentire.