RAIPUTANA (A. T., 93-94)
Vasta regione dell'India inglese, a NO. della penisola, fra il Gange e l'Indo, formata da un vasto tavolato avente una tettonica poco disturbata, il quale nella parte orientale ha un'altezza media di 600 m., e si abbassa verso occidente fino a 200 m., diviso in due parti dalla catena dei M. Aravalli, un rilievo orientato da SO. a NE., lungo 500 km., composto da gneiss granitici, scisti metamorfici e quarziti precambriche. Ai lati vi sono dei monti isolati, resti di antiche superficie denudate. Nella parte orientale, che copre i tre quinti della regione, il paesaggio prevalente è quello delle vaste superficie basaltiche e degli scisti del Deccan, ricoperti da sedimenti recenti, in modo da formare un ripiano ondulato plasmato dai corsi d'acqua (primo fra tutti il Chambal), in larghe valli che si prestano alle colture. Gli Aravalli sono una catena molto consumata dall'erosione, con creste parallele, ripide e crepacciate, spesso di difficile accesso, le quali verso SO. si aprono a ventaglio e s'innalzano nel granitico M. Abu (propriamente Ar-budha o Monte della Saggezza, nel gruppo di Guru Sikhar) fino a 1722 m. A occidente le rocce metamorfiche sono ricoperte dalle sabbie; a N. si trova invece il lago salmastro di Sambhar, 385 m. s. m., lungo 32 km. e largo 11, avente una profondità massima di m. 1,30, il quale dopo le piogge occupa una estensione di 230 kmq., ma per più mesi è asciutto, sterminata sebkha sfruttata dagli abitanti come miniera di sale. La parte occidentale del paese è una bassa steppa desertica, arida per più mesi, sabbiosa, flagellata dal vento, con colture limitate alle oasi, le quali si allineano lungo la falda acquifera che ricalca l'andamento degli antichi corsi d'acqua, i letti dei quali sono occupati da formazioni erbacee e spinose. Le dune sono state in parte fissate con l'acacia. Più a occidente si trova il Thar, deserto attenuato, dove è ancora possibile l'allevamento del bestiame.
Quasi precluso all'influenza dei monsoni, che attraversano la regione, ma lasciano cadere la pioggia solo quando incontrano le prime montagne, il Rajputana ha un clima nettamente continentale; le temperature sono quindi elevate, le escursioni alte, la piovosità scarsa, l'umidità limitatissima. A oriente si hanno 600 mm. di pioggia (Jaipur, mm. 608 l'anno, per la massima parte nei mesi di luglio e agosto), a occidente da 100 a 150, in modo che le colture sono possibili solo con l'irrigazione, ottenuta mediante lo scavo di pozzi, che verso SO. diventano sempre più profondi. Del resto vi sono notevoli differenze da un anno all'altro e mentre talvolta anche la parte orientale soffre per la carestia, talaltra la coltura dei cereali è possibile anche nel deserto di Thar, in modo da attirarvi molti nomadi. L'orzo è la produzione principale, poi il grano, il cotone, il papavero; a occidente vi sono pure molte palme da dattero. L'allevamento trova condizioni favorevoli nelle zone steppose: prevalgono caprini, ovini, cammelli e zebu. Carbone terziario si estrae presso Bikaner, un po' di ferro a NE. e SE. Il sale (necessario per i greggi) si trova nel letto di molti laghi prosciugati.
Il Rajputana (Rajputana Agency) è costituito ora da 19 stati e da un chiefship. L'Inghilterra è rappresentata da un agente che risiede a Mount Abu, il quale tratta direttamente i rapporti con gli stati di Bikaner, Alwar e Sirohi; da lui dipendono alcuni residenti addetti a un singolo stato o a un gruppo di stati. Vi sono le seguenti residenze: di Jaipur (per gli stati di Jaipur, che è il più popolato, di Kishangarh e di Lawa); degli stati del Rajputana occidentale (per Jodhpur, che è lo stato più grande, e per Jaisalmer); degli stati del Rajputana orientale (Bharatpur, Dholpur, Karauli, Kotah); di Mewar; degli stati del Rajputana meridionale (Udaipur, Banswara, Dungarpur, Partabgarh e Kushalgarh) e infine le agenzie di Haraoti e di Tonk (per gli stati di Bundi, Tonk, Shahpura, Jhalawar). Al centro vi è la provincia inglese di Ajmer-Merwara.
La superficie complessiva è di 334.062 kmq. e gli abitanti sono 11.225.712, con una densità di appena 29 per kmq. L'aumento rispetto al 1881 è stato del 9,3%, con grandi differenze nel corso dei varî decennî; così, mentre tra il 1921 e il 1931 s'è avuto un incremento del 14,2% (che sarebbe stato inoltre assai maggiore senza l'emigrazione di circa mezzo milione di persone), nel 1911-21 s'era avuta una diminuzione del 6,5%. L'aumento si è poi ripartito in modo assai diverso fra i singoli stati; mentre infatti Bikaner, grazie ai lavori d'irrigazione e all'immigrazione, è aumentato del 41,9%, Bharatpur è diminuito dell'1,9. La densità pure è assai diversa da zona a zona, massima nello stato di Bharatpur, minima in quello di Jaisalmer. Il 13,9% della popolazione vive nelle città, l'86% nei villaggi e nelle campagne. Le città sono 145 e tra queste le principali sono Jaipur (144.179 ab.), Jodhpur (94.736) e Bikaner (85.927). La maggior parte di esse si trova a oriente degli Aravalli; caratteristiche le rocche, i freschi giardini, le lussuose residenze dei principi. Tra i villaggi prevalgono quelli di piccole dimensioni: ve ne sono infatti circa 29 mila con popolazione inferiore a 500 ab. La popolazione è alquanto mista. Hanno la prevalenza come posizione sociale i Rajputi (Rājaputras: in sanscrito "figli di re") che sono discendenti d'una casta guerriera indoaria immigrata nel paese dalla pianura gangetica già nei secoli VII-X. Essi sono in tutto 633 mila. Indoarî sono pure i Jat, che come i primi si dedicano di preferenza all'agricoltura, mentre gli Ahir sono pastori nomadi. Altre caste sono i Brahmani (854 mila) e i Chamar (767 mila). Nelle zone montuose, in cantoni isolati, resti delle antiche popolazioni dravidiche sottomesse agl'invasori, vivono i Mina, i Bhil (cacciatori), i Meo. Commercianti nomadi sparsi in tutta l'India sono i Marwari. Come religione è di gran lunga più importante l'induismo; vi sono però anche 953 mila musulmani e 200 mila Jaini (specialmente mercanti).