QUEBEC (A. T., 129)
Città del Canada, capoluogo della provincia omonima (v. appresso), situata sulla riva settentrionale del fiume San Lorenzo, nel punto in cui la sua larghezza da 2400 m. si restringe a circa 1200 m. a causa dell'altura coronata dalla cittadella (100 m. sul fiume), sul prominente Capo Diamond. Al disotto dell'altura si apre il porto ampio e profondo, chiuso dai ghiacci per 3 0 4 mesi l'anno. Il porto possiede un vastissimo bacino di carenaggio. Sempre al disotto dell'altura si trova anche la città vecchia, costruita in antico stile francese, con le vie strette e tortuose; essa costituisce ancora il centro degli affari, sebbene le abitazioni e molti edifici pubblici si trovino nella città alta, alla quale si accede mediante strade anguste e serpeggianti e mediante un ascensore. La cittadella, che occupa una superficie di circa 100 ettari, sostituì negli anni 1823-32 più antiche costruzioni francesi. La Dufferin Terrace occupa il luogo dell'antico castello Saint-Louis incendiatosi nel 1834; lì presso, la Canadian Pacific Railway ha costruito un grande albergo, detto Château Frontenac, in stile francese antico. Le fortificazioni della cittadella sono antiquate, ma pittoresche. Tra il 1865 e il 1870 vennero costruiti altri forti che però non furono armati. Allo stato attuale delle cose, la difesa è affidata alle navi.
La popolazione della città (130.594 ab. nel 1931) è in gran parte cattolica; la cattedrale, costruita nel 1647 e successivamente ampliata, rimase distrutta da un incendio nel 1922, ma venne ricostruita nello stile originario. La chiesa di Notre-Dame-des-Victoires, eretta per commemorare le sconfitte degli Inglesi durante il regime francese, fu cominciata nel 1688. La cattedrale anglicana venne costruita nel 1804. L'università Laval ebbe inizio, come seminario, nel 1663. Vi è anche un convento di orsoline che risale al 1641 e l'HôtelDieu, istituzione benefica fondata nel 1639. Quebec è dunque unica in America per l'impronta del sec. XVII.
Le cascate di Montmorency e di Shawinigan forniscono l'elettricità a Quebec, le cui industrie più importanti sono quelle della polpa di legno e della carta. In passato Quebec dovette cedere a Montreal il primato di grande porto del Canada; ma l'aumento di dimensioni delle navi moderne e l'energia idroelettrica locale hanno aiutato Quebec a riaversi. La costruzione di un grande ponte attraverso il S. Lorenzo, al Capo Rouge 14 km. dalla città, ha fatto diventare Quebec un importante centro ferroviario.
Storia. - Il sito dell'odierna città di Quebec si crede fosse già stato visitato da Giacomo Cartier nel 1535, ma soltanto il 3 luglio 1608 la città venne fondata e denominata da S. Champlain. La più probabile derivazione del nome viene da una parola algonchina che significa "contrazione", con allusione al fatto che qui, per chi viene dal mare, il fiume S. Lorenzo si restringe. La città crebbe lentamente sul principio, da 60 ab. nel 1620 e due sole famiglie stabili nel 1629, a 14.000 anime nel 1790. Nel 1629 fu presa dagli Inglesi, ma restituita alla Francia 3 anni dopo con il trattato di Saint-Germain. Nel 1663 la colonia della Nuova Francia divenne una provincia reale e Quebec ne divenne la capitale. Molti ma vani tentativi fecero i Francesi, ora per mezzo di gesuiti, ora per mezzo di compagnie sul modello di quelle inglesi, per dare vita e sviluppo alla languente colonia, ma sempre con scarso successo. Nel 1690 fu assediata dagli Inglesi con l'aiuto di una flotta e di un esercito coloniale; ma questo tentativo venne frustrato dall'energico governatore Frontenac. Nel 1711 gl'Inglesi non ebbero maggiore successo e una grande armata, sotto sir Hovenden Walker, naufragò nel golfo del San Lorenzo. Quebec fu sempre considerata la chiave di vòlta del dominio francese, tanto di quello effettivo quanto di quello sperato nel nuovo mondo, e da qui partirono gli esploratori che penetrarono lungo l'Ohio e il Mississippi sino alla sua foce crearono la Luisiana e avrebbero dovuto rendere francese il continente intero. Perciò i Francesi difesero Quebec con ostinazione, e la perdita di essa nel 1759 segnò la caduta quasi totale della loro influenza in America. Il 13 settembre, prima dell'alba, il generale inglese James Wolfe fece scalare dai suoi 3600 uomini il ripido sentiero che conduceva dal fiume ai Plains of Abraham, considerati sino allora inaccessibili dal fiume e, contro forze francesi superiori alle sue, guidate dal Montcalm, seppe vincere in maniera decisiva. I due avversarî caddero nella battaglia e un solo monumento commemora il loro uguale valore.
Il 18 settembre la città si arrese. Col trattato di Parigi del 1763 Quebec fu ceduta all'Inghilterra, la Nuova Francia divenne la provincia di Quebec e con l'atto del 2 maggio 1774 i confini della provincia furono, con grande ira dei coloni americani, estesi sino a comprendere gran parte del territorio dall'Ohio al Mississippi. Il genio politico inglese intuì presto che il carattere francese era poco atto a essere assimilato o assorbito: così l'atto di Quebec concedeva grandi privilegi, quali la conservazione del diritto civile francese accanto al diritto penale inglese; gli abitanti ebbero assoluta libertà di professare la "religione di Roma" e i diritti della classe terriera furono scrupolosamente rispettati. Avvinte così alla causa britannica le classi dominanti, la colonia è rimasta sempre squisitamente francese e mirabilmente devota all'Inghilterra, fornendo gran parte degli uomini politici canadesi più influenti. Così, quando, durante la rivoluzione americana, i ribelli tentarono di invadere la provincia di Quebec sperando nella defezione francese (inverno 1775-76), furono respinti dall'abile sir Guy Carleton, e costretti a lasciare il Canada. In questa campagna uno dei due generali americani, il Montgomery, fu ucciso. Da allora non vi è mai stata una seria prospettiva di unione con gli Stati Uniti. Il nome di Quebec fu mutato nel 1791 in "Canada Inferiore"; nel 1846 in "Canada East"; ma con la formazione della Confederazione canadese esso ridivenne, nel 1867, provincia di Quebec.
Quebec fu capitale del Canada sino al 1841, nuovamente dal 1851 al 55, e poi ancora dal 1859 al 65. La proporzione tra Francesi e "stranieri", compresi gl'Inglesi, invece di diminuire aumenta sempre a favore dei Francesi: nel 1851 v'erano 24.506 Francesi e 17.546 "stranieri"; nel 1891, 51.273 Francesi, 11.807 "stranieri"; nel 1901, 60.000 Francesi, 8840 "stranieri".
La provincia. - Nel 1933 la sua superficie era di 1.478.843 kmq. di terra e 60.681 kmq. d'acqua. La popolazione ascendeva nel 1931 a 2.874.255 ab., con lievissima eccedenza di maschi. Nel decennio 1921-31 la popolazione ha avuto un incremento del 21,9%, e la media delle nascite, 28,3 per mille, è tuttora più alta che non nel resto del Canada. Il fatto che la popolazione conti 2.458.283 cattolici, dà la misura approssimativa dell'elemento francese, formato in massima parte da discendenti di colonizzatori dei secoli XVII e XVIII con qualche mescolanza di aborigeni. Del totale degli abitanti, 1.813 .606 costituiscono popolazione urbana e 1.060.649 popolazione rurale.
A S. del San Lorenzo, le alture di Notre-Dame si dirigono verso NE. fino a raggiungere nella penisola di Gaspé la catena di Shickshock che tocca l'altezza massima di 1200 m. Al di là delle dette alture, verso S., si trova un territorio formato da rocce siluriche e devoniche, che giunge fino al confine con gli Stati Uniti e il Nuovo Brunswick. A NE. la provincia è limitata dallo spartiacque del Labrador (altezza massima: 1800 m.); verso O. il confine è segnato dal fiume Ottawa e da una linea convenzionale che si dirige a N. fino alla Baia di Hudson. La parte settentrionale del territorio fa parte dello "scudo del Hudson", costituito da gneiss archeano e da altre rocce antiche; esso costituisce un penepiano che si solleva verso S. fino a un orlo parallelo al San Lorenzo, raggiungendo l'altezza di circa 600 m. L'orlo è profondamente inciso da fiumi rapidi, tra i quali il Saguenay, che scorre tra rupi alte da 450 a 550 m. La bassura fertile del San Lorenzo si restringe verso E. a Quebec. L'isola di Anticosti è una riserva di caccia.
La città di Montreal, situata a 45°30′ lat. N., ha temperature medie mensili inferiori a zero da dicembre a marzo, e in gennaio scende a - 10°,4, mentre Quebec (46°48′ lat. N.) ha medie inferiori a zero da novembre a marzo, con media di gennaio − 12°,2. In luglio si hanno 20°,6 a Montreal, ma solo 19°,1 a Quebec, soprattutto a causa degl'influssi marittimi che durante l'inverno non possono esercitarsi perché il golfo è gelato. D'altra parte trae vantaggio dall'influsso dei Grandi Laghi. Il mese più asciutto è aprile con 53 mm. di pioggia a Quebec e poco più a Montreal. In ogni altro mese, la media delle precipitazioni supera i 75 mm. Giugno, luglio e agosto sono i mesi più piovosi, con medie di 109 mm. in luglio a Quebec e 99 mm. in agosto a Montreal. A Chicoutimi, sul Saguenay, le temperature iuvernali sono molto inferiori e le precipitazioni sono di soli 517 mm. contro 997 mm. a Montreal e 1068 mm. a Quebec. Questo contrasto risulta dal passaggio di cicloni lungo la valle del San Lorenzo, specialmente in inverno.
Per il loro carattere i tributarî del San Lorenzo forniscono energia idroelettrica in grande quantità, nel 1933 le installazioni a turbine avevano la potenza complessiva di 3.500.000 HP. Il totale di tutto il rimanente territorio del Canada rimane inferiore a 4 milioni di HP.
La parte orientale della provincia possiede alcune risorse minerarie, tra cui speciale importanza ha l'amianto (nel 1932 la produzione raggiunse il valore di 3.039.721 dollari), mentre all'estremità dello "scudo del Hudson" si estraggono rame (4.296.216 dollari nel 1932) l'oro ed altri minerali. Nel 1932 la produzione dei minerali, compresi la pietra da costruzione e i mattoni, raggiunse il valore di 24.373.653 dollari.
Il territorio della provincia è coperto per 631.000 kmq. da foreste, in prevalenza di conifere, tra le quali però si trovano, qua e là, noce americana e quercia. Le industrie del legname e delle segherie produssero nel 1931 per un valore di 15.333.196 dollari, pari al 24% del totale prodotto dalle medesime industrie in tutto il territorio del Dominion. Nello stesso anno le industrie della carta e della polpa raggiunsero il valore di 71.385.954 dollari. La terra coltivata è di 144.053 kmq. cioè alquanto meno del 10% del totale. L'avena occupa 7000 kmq.; il fieno e il trifoglio circa 14.000 kmq. Importante è la coltivazione delle patate. Nel 1932 il valore totale dei prodotti agricoli fu di 70.382.000 dollari. Numeroso è il bestiame allevato per l'industria dei latticinî. La lana ricavata nel 1931 dalla tosatura fu 18.821 q. Nel 1931 la provincia contava 2043 allevamenti di animali da pelliccia e le pellicce vendute raggiunsero il valore di 2.106.000 dollari. Nel 1932 la pesca del salmone, dell'aringa, del merluzzo, dello sgombro, dei gamberi, ecc., produsse complessivamente per 1.815.544 dollari, pari al 6,9% del valore della pesca in tutto il Canada.
La provincia possiede ferrovie per 7830 km. e buone strade per quasi 25.000 km. Nel 1931-32 le esportazioni salirono a 203.169.185 dollari; le importazioni a 177.526.485 dollari.
Montreal (v.) possiede due università, di cui quella cattolica ha corsi delle sue facoltà anche a Quebec. Quest'ultima città (130.594 ab.), che è il capoluogo, possiede inoltre, come s'è detto, l'università Laval. Le scuole della provincia sono tutte o cattoliche o protestanti.
Il luogotenente-governatore rappresenta il re; vi sono inoltre un consiglio legislativo composto di 24 membri nominati a vita e un'assemblea di 90 membri eletti ogni 5 anni. La provincia di Quebec è la sola del Canada che abbia due camere e nella quale le donne non votino né siano ammesse in parlamento. La provincia manda 24 senatori (su un totale di 96) al senato e 65 membri (su un totale di 245) alla Camera dei comuni del Dominion.
Bibl.: J. C. Bracq, Evolution of French Canada, Londra 1924; R. Coupland, The Quebec Act, Oxford 1925; A. G. Doughty, Fortress of Quebec 1608-1903, Quebec 1904; A. G. Doughty e N. E. Dionne, Quebec under two flags, ivi 1904; A. G. Doughty e G. W. Parmelee, The Siege of Quebec and the battle of the Plains of Abraham, voll. 6, ivi 1901; J. C. Hopkins, Canada: an Encyclopaedia, Toronto 1898-1900, pp. 241-248; H. Kirke, First English conquest of Canada, Londra 1871; 2ª ed., 1908; J. M. Le Moine, Picturesque Quebec, Montreal 1882, con carte della città; F. Parkman, France and England in North America, voll. 16, Boston 1865-1884; id., A half-century of conflict, ivi 1892; J. C. Sutherland, Province of Quebec, Montreal 1922.