Qianlong (o Ch'ien Lung)
(o Ch’ien Lung) Imperatore cinese (n. 1711-m. 1799), della dinastia mancese Qing (1616-1912). Prima dell’incoronazione il suo nome era Hongli. Esperto di arti marziali, regnò a lungo, dal 1735 al 1796. Il suo regno fu caratterizzato da grandi imprese militari (come la conquista delle province dello Xianjiang e dello Ili e della Mongolia esterna, il protettorato esteso sul Tibet e la sottomissione di popoli quali turchi uiguri, kazaki, kirghizi e nomadi siberiani tungusi) e dal favore dimostrato alle lettere e alle arti, ma anche dall’inizio del declino della dinastia. Chiuso in una visione profondamente sinocentrica del mondo, nel 1793 non ricevette un’ambasciata inglese guidata da G. Macartney, il quale intendeva aprire rapporti commerciali, ma non aveva ottemperato all’etichetta cinese, mentre nel 1795 accolse l’ambasciatore olandese I. Titsingh (1745-1812), che invece la seguì. Abdicò in favore del figlio Jiaqing (regno 1796-1820), rimanendo tuttavia al potere fino alla morte.