pubertà
Periodo della vita umana che corrisponde all’inizio della maturità sessuale, accompagnato da un rapido sviluppo dell’apparato genitale, dalla comparsa dei caratteri sessuali secondari e da un acceleramento della crescita corporea. L’età esatta in cui un individuo entra in p. dipende da un certo numero di agenti (genere, stato nutrizionale, fattori genetici, funzionamento di ghiandole endocrine); l’inizio fisiologico dello sviluppo puberale nelle femmine si osserva fra gli 8,5 e i 12,5 anni di età (media 10,5 anni). Le modificazioni organiche che hanno luogo durante la p. (mestruazioni, fertilità, crescita dei peli, sviluppo del seno, rapido aumento di statura, ecc.) costituiscono i cambiamenti fisiologici associati all’adolescenza (➔) e al passaggio alla vita adulta. Meno visibili, ma ugualmente importanti, sono i cambiamenti psicologici. Dal punto di vista psicologico, anche un fenomeno semplice come l’aumento della statura può produrre complicazioni: uno può gloriarsi della propria altezza, mentre un altro può sentirsene imbarazzato. In questo periodo sia i ragazzi sia le ragazze sono tesi a consolidare la propria identità di genere, a essere cioè proprio ‘maschi’ o proprio ‘femmine’. Nei maschi, l’improvviso accrescimento muscolare favorisce lo sviluppo dell’autostima, mentre nelle ragazze l’aumento della massa adiposa può dare origine a un acuto senso di imbarazzo, persino a un’avversione per il proprio corpo, e produrre danni al senso di autostima. Le mestruazioni hanno implicazioni emotive ancora più problematiche: per alcune ragazze, rappresentano una certificazione di femminilità; per altre, questo evento – soprattutto in contesti culturalmente deprivati – si traduce in vergogna, terrore, disgusto. Durante la p. anche la personalità mostra alterazioni, alcune delle quali sono transitorie, mentre altre rappresentano le prime avvisaglie dei nuovi indirizzi che assumeranno il tono dell’umore, il temperamento e il carattere. Questi e altri sviluppi danno origine a nuovi e caratteristici comportamenti (per es., il novelty seeking, ➔ adolescenza) verso gli amici, la scuola e, soprattutto, la famiglia. La p. può portare con sé anche l’insorgere di svariati disturbi, rari durante l’infanzia, a iniziare da quelli legati all’alimentazione (➔ anoressia/bulimia), fino a comportamenti antisociali, a tossicodipendenza, depressione.