In biologia, caratteristica adattiva degli organismi viventi che colonizzano substrati sabbiosi incoerenti e fortemente permeabili.
Le piante psammofile, dette psammofite, abbondano sulle dune mobili e le arene marittime, quindi in ambiente arido; presentano adattamenti che permettono loro di sopportare, oltre all’aridità, altre condizioni ambientali sfavorevoli alla vita, come la mobilità estrema delle particelle del suolo, l’azione meccanica delle sabbie mosse dal vento che colpiscono le parti aeree, la salsedine proveniente dal mare. Hanno per lo più radici lunghissime, spesso estesi stoloni sotterranei, foglie succulente o rigide o tomentose; sopportano inoltre il seppellimento nella sabbia, prolungando i germogli finché arrivano alla superficie.
L’insieme degli organismi psammofili che vivono entro il substrato sabbioso bagnato dall’acqua, marina o continentale, è detto psammon. È costituito dalla microfauna (Protozoi, Tardigradi, Idracari, Crostacei, Nematodi) e dalla microflora (Diatomee, Dinoflagellati, Cianofite) viventi entro gli interstizi fra i granuli della sabbia. La composizione sistematica può variare secondo la struttura, specialmente granulometrica, della sabbia. Gli organismi che fanno parte incidentalmente dello psammon, ma che non possono riprodursi entro il substrato sabbioso bagnato sono detti psammoxeni.