PRUSSIA Orientale (Ostpreussen; A. T., 51-52)
È la provincia più orientale della Prussia, separata dal resto della Germania dal cosiddetto corridoio polacco, posta tra il corso inferiore della Vistola e quello del Memel (Nemunas), bagnata per 200 km. dal Baltico e limitata dalla Lituania, dalla Polonia, dallo stato di Danzica. Essa copre una superficie di 36.991 kmq. e si suddivide nei quattro distretti di Königsberg, Gumbinnen, Allenstein e Westpreussen (o Marienwerder).
Rispetto all'anteguerra, la provincia ha perduto il distretto di Memel (2500 kmq. e 140 mila abitanti), ceduto alla Società delle nazioni e poi occupato dalla Lituania; inoltre il circolo di Soldau (a SO.) è stato passato alla Polonia senza ricorrere al plebiscito. In compenso le è stata aggregata la parte rimasta tedesca della Prussia Occidentale, a oriente della Vistola (distretto di Marienwerder).
La regione deve il suo aspetto attuale per la massima parte alla glaciazione quaternaria che ha deposto sui terreni terziarî, a strati quasi orizzontali, una potente coltre di depositi morenici, che formano nella parte interna della provincia un dosso collinoso lungo centinaia di km. (Preussische Rücke o Baltische Seeplatte), interrotto da laghi (cosiddetti Laghi Masuri) e da bassure torbose, alto al confine occidentale 312 metri (Kernsdorfer Höhe) e 309 a quello orientale. Una serie di movimenti tettonici e isostatici durante e dopo il glaciale ha più mlte modificato l'equilibrio dei fiumi, che scorrono verso il Baltico seguendo antiche valli diluviali, da oriente verso occidente: Memel, Pregel (coi suoi affluenti Inster, Angerapp e Alle), Passarge, Nogat. Questi non giungono direttamente al mare, ma si gettano in due lagune costiere (Kurisches e Frisches Haff), poco profonde e in via di colleamento antichi golfi separati dal mare da cordoni di dune (Nehrungeṅ), diretti da SO. a NE. Il vento, che spira dal mare, spinge le sabbie alla sommità del cordone che è alto in alcuni punti 70-80 metri, in modo da spostare le dune e seppellire talvolta i villaggi sottostanti; a evitare questo si cerca di fissare le sabbie con la vegetazione (a base di Ammophila arenaria ed Elymus arenarius). Le due lagune sono separate dalla penisola di Samland, un rilievo calcareo ricoperto da sedimenti glaciali, alto 110 m., il quale presenta al mare una costa alta, dove sono alcune frequentate stazioni balneari. Il lato rivolto a occidente è la cosiddetta costa dell'ambra (Bernsteinküste), dove in uno strato marino di argilla azzurra del Terziario antico (Oligocene inferiore), 30 metri sotto la superficie del suolo, si trovano depositi secondarî di ambra. Lo sfruttamento avviene mediante il lavaggio dell'argilla, che viene fatto a Palmnicken (tra Pillau e Brüsterort) e procura ogni anno 500 tonn. di ambra greggia. La zona costiera si raccorda alla parte collinosa più alta per mezzo di regioni pianeggianti dove il ghiacciaio ha deposto delle morene di fondo e dove vi sono tracce di rilievi molto smussati dovuti alle glaciazioni più antiche. Per lo più si tratta di pianure argillose, fertili, ben coltivate, come il Natangen (tra Pregel, Alle, Frisches Haff) e, a sud di questo fino ad Allenstein, l'Ermeland. Nelle colline del Dosso Baltico vi sono numerosi laghi (in tutto 1200), che coprono una superficie di 1178 kmq. Essi testimoniano le varie fasi dell'espansione e del ritiro dei ghiacciai; alcuni si trovano infatti fra i materiali delle morene di fondo, altri occupano il posto dei laghi che già in epoca antica raccogliemno le acque glaciali, altri ancora, e sono assai frequenti e caratteristici per la loro forma allungata, hanno preso posto in vallette subglaciali. Al primo tipo appartengono i laghi più grandi, lo Spirdingsee (posto a 117 m. s. m., profondo 25 m., con 122,5 kmq. di superficie, il maggiore lago della Germania) e il Mauersee (104,5 kmq., 38 m. di profondità). Il canale masuro, che si diparte a Illenburg dall'Alle, congiunge i laghi più importanti e permette a piccoli battelli la navigazione e la fluitazione fino al Niedersee (nella landa di Johannisburg: la "Svizzera masura"). Meno fertile è la zona rivolta verso mezzogiorno (che manda le acque al Narew), formata com'è da depositi sabbiosi, dilavati dai torrenti che sgorgavano dalla fronte del ghiacciaio.
Dal punto di vista climatico, la Prussia Orientale è la regione più fredda della Germania, con caratteri continentali assai spiccati estati brevi e calde, inverni lunghi e freddi. Königsberg ha una media annua di 60,7, ma solo −2°,9 in gennaio e 17°,3 in luglio, in modo che l'escursione annua è notevole (20°,2); verso l'interno le condizioni sono ancora peggiori; Tilsit ha di gennaio una media di −3°,9, Insterburg un'escursione annua di 21°,3 e Marggrabowa di 22°,7. D'inverno il suolo è coperto dalla neve in media per 70 giorni, la primavera è assai in ritardo (marzo: media 0°), l'autunno in anticipo rispetto alla Germania centrale, in modo che tutto il lavoro dei campi deve essere già ultimato a metà settembre e per questo è talora necessario chiamar gente da fuori. Le precipitazioni sono in media di 610 mm., con valori più alti nei dintorni di Elbing; le maggiori piogge si hanno in luglio, le minori in dicembre.
La flora con la frequenza delle conifere ci rivela pure il paese settentrionale. Quando al principio del sec. XIII il paese venne occupato dai Cavalieri Teutonici il manto forestale doveva essere molto ampio: nel 1850 era ridotto al 32,5% del territorio e ora copre appena il 17,7%, con valori alquanto superiori nel distretto di Allenstein. Le essenze prevalenti sono il pinastro (Pinus silvestris), diffuso soprattutto nei terreni sabbiosi, e il pino rosso (Picea excelsa), che ama piuttosto i terreni argillosi. Un quinto circa della superficie forestale è occupato da latifoglie (soprattutto ontani, nelle zone umide, e, a SO., Fagus silvatica, che qui raggiunge il suo limite settentrionale). Le maggiori riserve forestali sono la Johannisburger Heide (950 kmq.) e la Rominter Heide, entrambe presso il confine polacco. Fauna caratteristica delle zone boscose è il cervo, e dei cordoni litoranei l'alce. Assai numerose anche le cicogne. Un importante osservatorio ornitologico, che studia le migrazioni degli uccelli, è stato impiantato a Rossitten (Kurische Nehrung). Poco più di un quinto della superficie è occupata da torbiere e paludi; le estensioni maggiori sono presso il delta del Memel e nei Masuri meridionali e orientali.
I campi coltivati coprono poco più della metà del territorio (53%), i prati il 15%. La morfologia glaciale ha preparato alle colture condizioni diverse da zona a zona; assai poco fertili sono le regioni coperte dalla morena terminale (Oberland e Masuri meridionali) e i cordoni litoranei, ben coltivate invece le zone settentrionali e centrali, specie il Samland, la regione a occidente del Memel (difesa da dighe), il territorio a S. del Pregel. Per quanto il reddito unitario non sia troppo alto, la Prussia Orientale produce molto più del bisogno ed è uno dei granai della Germania. Prevalgono di gran lunga due colture, in primo luogo la segala, poi la patata; minore importanza hanno il frumento, i cavoli e la barbabietola. La grande proprietà (beni di 1000-2000 ha.) è molto diffusa (specie nei dintorni di Königsberg e nel Dosso Baltico), ma va perdendo d'importanza. Redditizio è l'allevamento di cavalli (500 mila capi, pari a 13 ogni kmq.; rinomata la razza lituana di Trakehnen). I bovini trovano condizioni favorevoli nel basso Memel, gli ovini nelle grandi proprietà. La pesca, sia nel Baltico, sia nelle lagune, ha ora poca importanza. L'industria, data la scarsezza di materie prime, è limitata alla lavorazione dei prodotti agricoli (distillerie di alcool, fabbriche di birra e zucchero, molini), del legname (segherie, fabbrica di cellulosa a Tilsit), e dell'ambra, alle officine metallurgiche e ai cantieri di Königsberg e di Elbing.
La Prussia Orientale conta due milioni e un terzo d'abitanti (giugno 1933: 2.333.230 contro 1.896.591 nel dicembre 1871). La densità media è di 63,1 ab. per kmq., con valori alquanto superiori presso il corso della Vistola e nelle pianure costiere, inferiori (25-50 ab.) nel Dosso Baltico, con un minimo (10-15 ab.) nei Masuri meridionali. I Prussiani, che in origine appartenevano a quel ramo della famiglia indoeuropea che è rappresentato dai Lettoni e dai Lituani, costituiscono una popolazione alquanto mista, tenace, vigorosa, forse un poco tarda (per quanto da essa siano sorti Kant e Herder), fidata, amante dell'indipendenza. Nei secoli XV e XVI sono immigrati nel paese, chiamativi dai grandi proprietarî, dei contadini polacchi detti Masuri (dalla Masovia, paese da dove venivano), i quali poco a poco si sono tedeschizzati, hanno mescolato nel loro dialetto espressioni tedesche, sono diventati protestanti e hanno acquistato un'istruzione pari a quella degli altri abitanti. Essi sono circa 120 mila (in grande prevalenza nel distretto di Allenstein dove tra Masuri e Polacchi se ne contano 103 mila). Il loro spirito nazionale è piuttosto tedesco che polacco; all'epoca del plebiscito (luglio 1920) il 97,8% degli abitanti del distretto di Allenstein ha votato per la Germania. Presso il corso inferiore del Memel e a NE. di Gumbinnen vi è qualche centinaio di Lituani. Circa un decimo degli abitanti sono cattolici (numerosi soprattutto nell'Ermeland). L'insediamento ha carattere prevalentemente rurale; su 4805 comuni, 4719 hanno meno di 2 mila ab. I tipi più comuni di abitazione sono la capanna di legno masuro col tetto di paglia, la casa dei coloni venuti dalla Germania centrale e occidentale consistente in una serie di edifici e di tettoie riunite attorno a un cortile quadrato o rettangolare, il villaggio feudale con il palazzo del latifondista circondato dalla casa dei contadini, la casa lituana (diffusa nel Samland e lungo il Memel), con il tetto di paglia assai pendente e nei pressi gli edifici minori, di solito isolata. Oltre a Königsberg, che è l'unica città con popolazione superiore ai 100 mila abitanti, centro economico, militare, culturale del paese, e che si è di recente avvantaggiata per l'apertura d'un canale attraverso il Haff, in modo da rendere inutile lo scarico delle merci a Pillau, suo avanporto, le località più importanti sono Elbing, all'estremità orientale del delta del Nogat, presso l'inizio dell'Oberländische Kanal, Insterburg, punto terminale della navigazione del Pregel e mercato di legname, Allenstein, nodo ferroviario e base d'appoggio per la colonizzazione del Dosso Baltico, Tilsit, centro agricolo e industriale, città di ponte sul Memel. Presso il versante settentrionale del Dosso Baltico l'Ordine Teutonico aveva costruito una catena di castelli (Angerburg, Rastenburg, Sensburg, Bischofsburg, ecc.) che hanno dato luogo a cittadine del tipo di colonizzazione dell'oriente germanico, caratterizzato dal mercato quadrangolare.
Per quanto separata dal resto della Germania, le comunicazioni con la Prussia Orientale sono possibili, oltre che per mare, con treni diretti senza bisogno di passaporto e senza controllo di dogana (priviligierter Durchgangsverkehr). Il commercio, che era un tempo molto fiorente, è stato alquanto danneggiato dalla perdita del retroterra russo. (V. tavv. LXXXV e LXXXVI).
Bibl.: M. Friederichsen, Ostpreussen. Deutschlands nordöstliche Grenzmark, Berlino 1928 (Festband della Società geografica di Berlino); F. Mager, Ostpreussen. Die natürlichen Grundlagen seiner Wirtschaft, Amburgo 1922: Harms-Wieckert, Heimatatlas für Ostpreussen, Lipsia 1926.