L’estremità anteriore della nave, o di un’imbarcazione in genere (detta anche prora), ordinariamente diversa per forma dall’estremità posteriore, cioè dalla poppa. Per analogia, la parte anteriore dello scafo di un idrovolante, di un dirigibile o di un altro aeromobile di forma affusolata.
Nelle navi, la p. ha forme svariate (fig. 1), intese a mantenere lo scafo sempre ben alto sulle onde e a ridurre la sua resistenza al moto (p. a linee convesse o concave). Nell’antichità classica, la p. delle navi di legno era di forme relativamente tonde; sulle unità guerresche remiere era spesso completata da uno sperone. Nel Medioevo e nella grande epoca della vela era di forme complesse, slanciate e avviate con l’albero di bompresso (p. a violino), sovente ornate con artistiche figure simboliche (polene), come si può ancora osservare nei piccoli velieri. Nelle navi metalliche, a propulsione meccanica, la p. nella sua parte sopra il galleggiamento ha forma semplice, verticale o leggermente svasata, più o meno slanciata (p. a tulipano ecc.), e nella parte sotto il galleggiamento ha forma sottile (linee convesse o concave), ovvero a sperone ottuso (navi militari del 19° sec.), ovvero rigonfia (p. a bulbo): quest’ultima forma è vantaggiosa per velocità relativamente elevate. Si chiama ruota di p., o dritto, un robusto elemento costruttivo dello scafo, opportunamente sagomato, che, prolungandosi dalla chiglia e dal paramezzale, si inarca superiormente a formare l’estremità anteriore della nave, e dalla cui forma dipende la resistenza d’onda che ostacola l’avanzamento.
In un aeromobile, l’angolo di p. (o p.) è l’angolo α (fig. 2) tra il suo asse longitudinale a e una direzione di riferimento: rispettivamente α1, α2, α3 se questa è il meridiano geografico b (p. vera), quello magnetico c (p. magnetica) o la direzione N-S della bussola d (p. bussola). La p. magnetica è la p. bussola corretta della sua deviazione e, la p. vera è la p. bussola corretta della deviazione e sommata (con segno) alla declinazione magnetica δ. La somma algebrica di p. e angolo di deriva β dà l’angolo di rotta, o rotta, dell’aeromobile, tra velocità assoluta V3 e direzione di riferimento.