protorenziano
(proto-renziano), s. m. e agg. Chi o che si richiama alla fase in cui Matteo Renzi è apparso sulla scena politica italiana.
• Primi contro ultimi. Fondatori contro parvenu. Ex nemici che saltano sul carro del vincitore e protorenziani già a bordo che cinguettano: «#spingere il carro!». Come dire: dove pensate di andare voi? Spingitori e spinti si sfidano alla Leopolda parte IV. (Ernesto Ferrara, Repubblica, 27 ottobre 2013, Firenze, p. I) • Il numero legale appare in bilico. La [Rosy] Bindi suggerisce che il gruppo del Pd si riunisca per decidere se è proprio il caso di andare avanti da soli. Anche un proto-renziano come [Matteo] Richetti ammette che qualcosa non va: «Non possiamo fare le riforme in questo modo». (Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 14 febbraio 2015, p. 6, Primo piano) • Caduto in attesa di resurrezione è Matteo Richetti, protorenziano implicato in un’inchiesta emiliana che ha molto fatto arrabbiare il premier. Renzi l’ha costretto a ritirarsi dalle primarie, Richetti ha fondato una corrente di ultrà renziani. (Roberto Scafuri, Giornale, 11 maggio 2015, p. 17, Controcorrente).
- Composto dal confisso proto- aggiunto al s. m. e f. e agg. renziano.