PROBULI (πρόβουλοι "consiglieri")
Col nome di probuli troviamo indicati i componenti di un consiglio, di solito poco numeroso, a cui era affidato il potere esecutivo dello stato. Furono chiamati probuli anche i rappresentanti delle città che Sparta unì in confederazione contro i Persiani. In particolare sappiamo da Aristotele che a capo delle città oligarchiche v'era un collegio di probuli.
Un collegio di dieci probuli fu istituito anche in Atene in quel periodo di grave malcontento contro i capi democratici, che seguì alla disfatta ateniese in Sicilia durante la guerra del Peloponneso. Per quanto si può ricavare dalle notizie scarse e indirette che ne abbiamo, questo collegio, composto di uomini anziani e pratici scelti dal popolo, si sostituì nella direzione della politica ateniese alla bulè dei 500 e preparò l'istituzione del governo oligarchico dei 400.
Bibl.: U. v. Wilamowitz-Moellendorff, Aristoteles u. Athen, Berlino 1893, I, p. 102; II, pp. 113, 114; Ch. Lecrivain, in Daremberg e Saglio, Dictionn. des antiq., V, p. 660; J. Beloch, Griechische Geschichte, 2ª ed., II, i (1914), p. 374; G. Busolt, Griech. Staatskunde, II, Monaco 1926, p. 363 segg.