In ostetricia, p. della parte inferiore del corpo fetale (podice) verso il collo dell’utero, cioè verso l’esterno. La p. più frequente del feto al momento del parto è quella verticale, con l’asse cranio-caudale del feto parallelo all’asse del canale del parto. Si distingue in cefalica (di bregma, di fronte e di faccia) o podalica (opposta alla precedente), in cui il feto si impegna nel canale del parto con natiche o arti inferiori. Talora il feto può disporsi trasversalmente, impegnandosi nel canale del parto con una spalla (p. di spalla).
P. al Tempio di Gesù Festa liturgica (2 febbraio) che celebra, secondo il racconto di Luca 2,22-38, la p. al Tempio di Gesù per il riscatto richiesto per i primogeniti e per la purificazione imposta alla puerpera 40 giorni dopo il parto: nel Tempio avvenne l’incontro con Simeone e con la profetessa Anna. Di origine orientale, la festa fu introdotta nella liturgia romana nel 7° sec. e fu caratterizzata da una processione con ceri precedentemente benedetti (da qui il nome di Candelora).
P. al Tempio di Maria Vergine Festa mariana (21 novembre), che celebrava il leggendario episodio, ricordato da alcuni Vangeli apocrifi, della p. di Maria al Tempio di Gerusalemme, dove sarebbe rimasta fino ai 12 anni dedita al servizio di Dio. Comparsa in Oriente nel 7° sec., in Occidente verso il 1371, la festa fu soppressa da Pio V, imposta a tutta la Chiesa da Sisto V (1585) e nuovamente soppressa nel 1969 dalla riforma del calendario liturgico.
zoologia P. dei genitali Atto di sottomissione volto a placare l’aggressività di un individuo della stessa specie (come nel caso dei lupi nei confronti di individui del branco gerarchicamente superiori), in quanto tale atteggiamento richiama il comportamento infantile che permette alla madre la pulizia dei piccoli.