post-emergenza
s. m. e agg. Fase che segue un’emergenza; successivo a un’emergenza.
• «A Lampedusa in questi giorni ‒ spiega il vicesindaco [Valerio] Zoggia ‒ sono arrivati immigrati, ovvero persone che tentano di migliorare la loro condizione economica cercando “fortuna” in altri paesi […]. Credo sia doveroso che l’Italia svolga il proprio ruolo, determinato peraltro dalle convenzioni europee, mettendoli in condizioni igienico-sanitarie decenti e prevedendo un iter per il post-emergenza». (Giuseppe Babbo, Gazzettino, 2 aprile 2011, p. XXV, Jesolo Musile) • I soldi del fondatore di Diesel costituiranno un fondo denominato «Brave Circle», cerchio coraggioso, che sarà affidato a Etimos Foundation onlus e al presidente Marco Santori, da anni nel settore della microfinanza e con esperienza nei contesti post-emergenza. (Elvira Serra, Corriere della sera, 26 luglio 2012, p. 25, Cronache) • L’ospedale gonfiabile di Msf [Medici senza frontiere], utilizzato in contesti di crisi nel post-emergenza, è composto da una serie di tende pneumatiche che, assemblate insieme, formano una sorta di clinica con tutti i servizi: dalla sala operatoria alla farmacia. (Nicola Vigilanti e Juan Carlos Tomasi, Repubblica, 24 aprile 2014, p. 40, R2).
- Derivato dal s. f. emergenza con l’aggiunta del prefisso post-.
- Già attestato nella Stampa del 23 maggio 1965, p. 15, Borse Economia e Finanza (Carlo Rava).