POMONA
. Dea dei frutti, non escluso l'olivo e la vite. Plinio (Nat. Hist., XXIII, 2), la fa parlare così: "ego sucum vini, liquorem olei gigno, ego palmas et poma". L'antichità del suo culto è provata dall'avere essa un proprio flamine (fl. Pomonalis) e un luogo speciale di culto, il Pomonal sulla Via Ostiense. Come dea dei frutti è nel mito associata a divinità dei campi: Satiri, Pan, Silvano, Pico Vertumno (cfr. Ovid., Met., XIV, 623 e segg.).
Una divinità dello stesso genere, ma di sesso maschile, si trova nella Sabina (Poimuni en At[e]rno, Inscr. Italiae inf. dial., n. 10) e in Umbria (Poemune pupdike [= Pomoni publico] Tab. Iguv., III, 26, 35).