polvere
pólvere [Der. del lat. pulvis -eris] [LSF] Materia allo stato di fine suddivisione in granuli. ◆ [ASF] P. cosmica, o interstellare (p. interplanetaria nell'ambito del Sistema Solare): particelle solide molto minute (dimensioni di 1÷100 nm) che, in piccolissima proporzione (² 1 %), fanno parte della materia presente nello spazio fra gli astri di una galassia; poiché queste particelle diffondono prevalentemente radiazioni la cui lunghezza d'onda è minore delle loro dimensioni, esse influenzano, arrossandolo, lo spettro delle sorgenti astronomiche a seconda della distanza di queste ultime: v. materia interstellare: III 630 f. ◆ [STF] [EMG] P. elettroscopica: miscuglio di minio e di zolfo finemente macinati che viene soffiato su un corpo elettrizzato per riconoscerne le zone cariche; quelle con carica positiva si colorano di rosso (vi aderiscono le particelle di minio) e quelle con carica negativa si colorano di giallo (vi aderisce lo zolfo); dall'esteso uso che di questa p. si fece nel passato deriva la consuetudine, tuttora viva, d'indicare con il rosso i morsetti positivi di vari dispositivi elettrici (meno frequentemente, con il giallo i morsetti negativi). ◆ [ASF] P. interplanetaria nell'infrarosso: v. astronomia infrarossa: I 234 f. ◆ [GFS] P. meteorica: nella meteorologia, precipitazione di sostanze terrose o sabbiose che talvolta si presentano in zone al margine di aree desertiche, come capita, per es., nell'Italia peninsulare e insulare a seguito di intensi venti ad alta quota formatisi nel deserto del Sahara. ◆ [ASF] Distribuzione spaziale ed evoluzione della p. interstellare: v. materia interstellare: III 631 f, 636 c. ◆ [FSD] Metodo delle p.: lo stesso che metodo di Debye-Scherrer per l'analisi cristallografica: → Debye, Peter Joseph.