politica digitale
loc. s.le f. Comunicazione politica mediante la rete telematica, che prevede anche la possibilità di raggiungere direttamente i singoli elettori.
• Si è diffusa ormai l’opinione, anche in ambienti insospettabili, che la politica digitale sia comunque una forma non solo innovativa, ma anche più efficace e persino più «democratica» di quella tradizionale. È proprio ciò che contesto. (Luigi Manconi, Unità, 19 settembre 2012, p. 1, Prima pagina) • Complimenti quindi a [Gianroberto] Casaleggio per la sua visione di politica digitale: ma non si illuda di vivere nel suo utopico Pianeta Gaia 2054, lui solo, con [Beppe] Grillo, immune dalla nuova realtà. M5S è, come tutti noi, sottoposto alla legge di trasparenza del web, legge dura. (Gianni Riotta, Corriere della sera, 26 giugno 2013, p. 37) • gli avversari hanno imparato la lezione, hanno esasperato le strategie obamiane e grazie a una presenza aggressiva sui social hanno portato Donald Trump dentro lo studio ovale. Una parte della verità è senz’altro questa. Come fa notare su Twitter Fabio Chiusi, studioso di cultura e politica digitale, quando l’uso di «Big Data e microtargeting ‒ cioè la possibilità di mandare messaggi di propaganda a nicchie di destinatari individuati chirurgicamente fra milioni di potenziali elettori ‒ aveva l’obiettivo di eleggere Obama, andava tutto bene». (Andrea Iannuzzi, Repubblica, 28 dicembre 2017, p. 37, Commenti).
- Composto dal s. f. politica e dall’agg. digitale.
- Già attestato nella Stampa del 5 giugno 2001, p. 16, Stampa Web (Francesca Paci).
> politica online.