Sali che si ottengono dalla polimerizzazione per riscaldamento dei fosfati acidi; differiscono tra loro sia per il grado di polimerizzazione sia per la struttura. Sono isolabili e identificabili solo quelli con grado di polimerizzazione uguale a 3 (tripolifosfati) o 4, mentre quelli superiori si trovano sempre miscelati tra loro. La struttura può essere ciclica (in tal caso si hanno i polimetafosfati), lineare o anche reticolata; quelli aventi struttura lineare, che si possono considerare sali derivati dalla polimerizzazione dell’acido fosforico (acido polifosforico), hanno formula generale Mn+2PnO3n+1. I polifosfati con grado di polimerizzazione superiore hanno consistenza vetrosa e in acqua, all’ebollizione, si trasformano lentamente in orto- e pirofosfati. In passato hanno trovato largo impiego nella preparazione dei detersivi sintetici contribuendo in maniera determinante al fenomeno dell'eutrofizzazione delle acque; per questo ora il loro uso è di fatto cessato. I polifosfati di sodio e di potassio costituiscono un'importante categoria di additivi tecnologici per la produzione degli alimenti.