POGGIATESTA
Nell'Egitto antico era largamente usato il p.; la parte superiore curva era generalmente assottigliata alle estremità. Fu usato dalla III dinastia (ma appare probabile che fosse adoperato già in epoca predinastica) fino all'età tarda. I primi p. furono sicuramente semplici pietre o pezzi di legno, ma poco a poco si arrivò a costituire una forma veramente funzionale.
Come la maggior parte degli oggetti di cui gli Egiziani si servivano in vita, il p. fu incluso nella suppellettile funeraria; nelle tombe, sia sotto la testa del morto, sia più spesso per terra, a fianco del sarcofago, sono stati rinvenuti p. di varî tipi e materiali. Si compongono di una base rettangolare o ellissoidale, molto allungata nel Nuovo Regno, su cui poggia una colonna verticale, talvolta doppia o multipla, liscia o scanalata, con o senza abaco, la quale sostiene un cuscino semilunato.
Esistono varî modelli di p.: da semplici blocchi di pietra o legno, incurvati nella parte superiore, a forme più complesse, costituite da tre o più elementi mobili tenuti assieme da tasselli rettangolari col sistema a incastro. I p. in legno, leggeri e trasportabili, potevano essere utilizzati su un letto di paglia o corda intrecciata, quelli di pietra invece, per il loro peso, erano adoperati da chi dormiva su una stuoia stesa per terra. Le iscrizioni, con il nome e i titoli del proprietario, sono comuni sui p. di pietra dell'Antico Regno e rare invece nel Nuovo Regno, quando sembrano essere talvolta aggiunte per adattare l'oggetto, già adoperato, all'uso funerario; talvolta sono presenti auguri per un sonno tranquillo. Più comunemente i p. del Nuovo Regno mostrano figure apotropaiche come Bes e Toeris, che ritroviamo anche su altri oggetti della camera da letto; si riteneva infatti che nelle ore della notte si fosse più soggetti alle forze del male. Lo stretto legame esistente tra il p. e la testa del dormiente, e quindi del defunto, fa assumere all'oggetto nell'ambito delle credenze funerarie un valore magico, riscontrabile nei Testi dei Sarcofagi del Medio Regno e successivamente nel Libro dei Morti; non a caso a partire dalla XVIII dinastia la forma del p. entra a far parte della tipologia degli amuleti funerari, talvolta accompagnata da specifiche formule magiche.
Bibl.: G. A. Reisner, Excavations at Kerma, IV-V, in Harvard African Studies, V-VI, Cambridge 1923, pp. 229-241; W. M. F. Petrie, Objects of Daily Use, Londra 1927, pp. 33-36; H. Fischer, in LÄ, 1980, cc. 686-693, s.v. Kopfstütze; Β. Costa, Preparazione per un corpus dei poggiatesta nell'Antico Egitto. Classificazione tipologica, in EgVicOr, XI, 1988, pp. 39-50.