Plutone
Plutóne [Lat. scient. Pluto -onis, dal nome della divinità gr. degli abissi infernali] [ASF] Il nono e più distante pianeta solare, per le cui caratteristiche orbitali e fisiche principali v. Sistema Solare: V 271 Tabb. 1.1 e 1.2. Fu scoperto da C.W. Tombaugh all'Osservatorio di Flagstaff nell'Arizona il 23 gennaio 1930, a soli 5° dalla posizione calcolata da L. Lowell ed E.C. Pickering: la sua esistenza infatti era già stata prevista in base alle perturbazioni riscontrate nelle orbite di Urano e Nettuno.A causa dell'eccentricità (e=0.25) dell'orbita (percorsa in circa 248 anni), notevole rispetto a quella di tutti gli altri pianeti e maggiore anche di quella di Mercurio, P. al perielio è più vicino di Nettuno al Sole (v. fig.). Questa circostanza ha fatto pensare a una possibile collisione tra i due astri, un'eventualità però che, data la notevole inclinazione sull'eclittica di P. (i²17°), la maggiore del Sistema planetario, e la posizione della linea dei nodi della sua orbita rispetto all'eclittica, è estremamente remota. Anche le altre caratteristiche di P. sono peculiari; ha scarsa luminosità (magnitudine apparente m=14.5), per cui è difficile valutarne alcune caratteristiche, non soltanto morfologiche. Secondo le misurazioni finora effettuate, il diametro apparente è di soli 0.1'', corrispondenti, alla distanza media del pianeta (circa 6 miliardi di km dal Sole), a un diametro reale di circa 3000 km, vale a dire appena un quarto di quello terrestre e inferiore a quello di Mercurio. I calcoli, consistenti con le perturbazioni riscontrare nelle orbite di Urano e Nettuno, indicano una massa pari a circa 2.5 millesimi di quella terrestre, il che, anche tenuto conto delle modeste dimensioni, porterebbe, per la densità, a un valore pari a circa un quinto della densità terrestre. Della natura fisica di P. nulla si sa di concreto; certamente, data la grande distanza dal Sole, la sua temperatura è stimata in pochi kelvin. Di P. si conosce un solo satellite, Caronte, che, come la Luna fa con la Terra, volge a esso sempre la medesima faccia. Varie sono le ipotesi, tenuto conto delle anomalie orbitali, che si fanno sulla sua origine. Alcuni hanno suggerito l'ipotesi che P. sia stato originar. un satellite del pianeta Urano, altri che si tratti di un pianeta appartenente a una seconda fascia di asteroidi situata oltre l'orbita di Nettuno.