PIRRO (Πίρρος, Pyrrhus)
Scultore ateniese: lavorava verso il 430 a. C. All'Acropoli, presso i propilei, s'è trovata la sua firma sulla base della statua in bronzo di Atena Igea, dedicata dai cittadini. Secondo la tradizione riferita da Plutarco (Pericle, 13), la statua sarebbe stata eretta accanto all'altare, assai più antico, in memoria della guarigione d'un artefice caduto in quel luogo dall'edificio in costruzione, perché la dea avrebbe rivelato in sogno a Pericle il farmaco per curarlo. Pausania (I, 23, 4) ricorda la figura e non l'autore: sembra che gli attributi fossero quelli consueti della figlia d'Asclepio. Plinio (Nat. Hist., XXXIV, 80) nomina l'artista e l'opera, senza dire dove fosse: nei codici si legge "Minerva e Igea", come se le statue fossero due, ma la congiunzione fu aggiunta probabilmente dai copisti.
Bibl.: I. v. L., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVII, Lipsia 1933, p. 481.