(sloveno Piran) Cittadina della Slovenia (17.389 ab. nel 2007), situata sulla costa istriana che si affaccia al Golfo di Trieste. Si estende, a 24 km dal confine italiano e a 15 km da Capodistria, su una penisola, all’imboccatura di un ampio vallone, e consta di un quartiere più antico, sul promontorio, e di uno più moderno, sviluppatosi verso il porto. È attivo porto peschereccio e località di villeggiatura. Nei pressi si trovano le estese saline di Sicciole e la stazione balneare di Portorose.
Sorta, probabilmente, in età imperiale romana, nell’803 entrò a far parte dell’Impero carolingio. Col nome di Castrum Pyrhani fu possesso dei conti tedeschi dell’Istria (952); passò poi ai vescovi bavaresi di Frisinga (1062). Nel 1209 fu alle dipendenze feudali del patriarca di Aquileia, ma nel 12° sec. si affermò il Comune, che nel 1177 aveva affrontato vittoriosamente Barbarossa, e dal 1192 ebbe un podestà. Si sottomise liberamente a Venezia nel 1283. Per il trattato di Campoformio (1797) passò all’Austria. Nel 1894 si ribellò alla politica di slavizzazione promossa dal governo asburgico; seguì poi le vicende dell’Istria e dal 1919 al 1947 fece parte della provincia italiana di Pola.