PIOMBO
(XXVII, p. 329; App. II, II, p. 552; III, II, p. 424; IV, II, p. 803)
In conformità alle tendenze già manifestate nei primi anni Settanta, la domanda mondiale di p. si è mantenuta su livelli stabili. In considerazione della conclamata nocività ambientale del suo utilizzo, tuttavia, si tende a ridurre il consumo di p. nei settori di tradizionale consumo operandone, fin dove possibile, la sostituzione o surrogazione con plastiche, alluminio e titanio: tale è il caso del settore delle vernici, delle benzine, degli accumulatori elettrici, ecc. Ancora elevato resta l'impiego del p. nella costruzione di sistemi isolanti per il trasporto di liquidi corrosivi e di energia elettrica. Riduzioni più sensibili, peraltro, si sono registrate nei paesi a economia industriale avanzata, mentre nei paesi emergenti, con dotazioni tecnologiche meno sofisticate, la tendenza è ancora all'aumento dei consumi.
Attualmente l'offerta mondiale di p. raffinato non appare caratterizzata da una particolare concentrazione geografica ed è in via di ulteriore deconcentrazione. L'offerta è per lo più assicurata dagli stessi paesi consumatori i quali hanno ancor più sviluppato processi di recupero e riciclaggio, portando la quota del p. di seconda fusione a valori prossimi al 50% della produzione totale. Del resto, sebbene si valuti imponente la dotazione di riserve di p. nei paesi del Terzo Mondo, la presenza di risorse di minerali di p. al di fuori delle aree industrializzate non appare particolarmente rilevante, e quelle effettivamente a coltura risultano essere in aree immediatamente prossime alle zone a più alta densità industriale: Spagna, Polonia, Iugoslavia, Messico, Corea del Nord. I flussi del commercio internazionale del p. non sono, quindi, particolarmente rilevanti e si muovono dai paesi suddetti, oltre che dall'Australia e dal Canada, verso l'Europa occidentale e il Giappone. La produzione annua mondiale di p. si aggira intorno ai 5,6 milioni di t di metallo raffinato (inclusa la seconda fusione) e viene fornita per la maggior parte da Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Germania e Giappone.