EMANUELLI, Pio
Nacque a Roma il 3 nov. 1889 da Antonio e da Luisa D'Orazi. Sin da ragazzo dimostrò uno spiccato interesse per l'astronomia, tanto da inviare le proprie osservazioni dell'eclissi solare del 20 maggio 1900 all'illustre Camille Flammarion e ad iniziare a frequentare l'osservatorio del Collegio Romano come discepolo del direttore Elia Millosevich.
Laureatosi in fisica presso l'università di Roma, nel 1910 entrò alla specola vaticana dove, sotto la guida del direttore J. G. Hagen, collaborò alla stesura dell'Astrographic catalogue. Comunque i suoi interessi si rivolsero principalmente verso la meccanica celeste e le osservazioni di eclissi solari. In questo periodo pubblicò: Ephemeride des Planeten (446) Aeternitas, in Astronomische Nachrichten, CLXXVIII (1908), pp. 319 s.; Effemeride di Rhodia, ibid., CLXXXI (1909), pp. 210 s.; Eclisse solare del 17 apr. 1912, in Mem. d. Società degli spettroscopisti italiani, XL (1911), p. 123; s. 2, I (1912), pp. 59-63.
Nel frattempo l'E. aveva iniziato una intensa attività divulgativa attraverso conferenze e articoli, attività che continuò anche sotto le armi, nel corso degli avvenimenti bellici. Nel 1922 gli venne conferita per merito la libera docenza in astronomia fisica e descrittiva nell'università di Roma ed iniziò corsi di lezioni presso questa università e presso l'università per stranieri di Perugia.
Tra i numerosissimi articoli ricordiamo: Il pianeta Marte e la pluralità dei mondi abitati, in Almanacco scientifico ed industriale, LVII (1920), pp. 262-281; La struttura dell'Universo, ibid., pp. 293-299; L'astronomia in Dante, ibid., LVIII (1921), pp. 1-22.
In questi anni l'E. prese parte alle spedizioni per le osservazioni delle eclissi totali di Sole del 1922 e 1923, dedicate interamente alla conferma delle teorie einsteiniane.
A tale proposito pubblicò: L'eclissi totale di Sole del 20 sett. 1922 visibile nell'isola Christmas, in Astron. Nachrichten, CCXV (1922), pp. 211 s.; La deviazione dei raggi stellari nel campogravitazionale del Sole durante l'eclisse totale del 20 sett. 1922, ibid., CCXVI (1922), pp. 137-140, 419 s.; La deviazione dei raggi stellari nel campo gravitazionale del Sole durante l'eclisse totale del 10 sett. 1923, ibid., CCXIX (1923), pp. 161-164, 219s.; The stellar region at the total solar eclipse of 1923, in Popular astronomy, XXXI (1923), pp. 527 s.
Più tardi gli interessi dell'E. si rivolsero principalmente verso la storia dell'astronomia; sulla materia raccolse una copiosa biblioteca ed iniziò studi di estremo interesse rivolti alla ricostruzione dei contributi italiani dati a questa scienza. Non tralasciò comunque di eseguire calcoli di orbite di pianeti e comete, osservazioni di eclissi, opere di divulgazione scientifica.
Sono di questo periodo i lavori: Beobachtungen der Bedeckung des Mars durch den Mond 1924 November 5, in Astronom. Nachrichten, CCXXIII (1924), p. 119; Gli eclissi di sole totali non centrali, in Rend. dell'Acc. dei Lincei, classe di scienze fisiche, matem. e natur., s. 6, VIII (1928), pp. 214-22; Il periodo pre-Herscheliano dell'astronomia siderale. Le speculazioni filosofiche di Wright, Kant e Lambert, in Mem. della Soc. astron. ital., s. 2, III (1928-29), pp. 468-83; Beobachtungen des Sonnenfinsternis vom 12 November 1928, in Astron. Nachrichten, CCXXXIV (1929), pp. 337-358; Il polo galattico e la regione circumpolare galattica, in Rend. dell'Acc. dei Lincei, classe di scienze fisiche, matem. e natur., s. 6, IX (1929), pp. 1096-1102; Beobachtungen der Sonnenfinsternis 1929 November I, in Astron. Nachrichten, CCXXXVII (1930), pp. 237 s.
Contemporaneamente l'E. scrisse due opere divulgative che ebbero notevole successo in Italia ed all'estero: Eventi astronomici e bizzarrie scientifiche, Albano 1927, e Il cielo e le sue meraviglie, Milano 1934, mentre in campo propriamente scientifico pubblicò le Tavole per la trasformazione delle coordinate equatoriali in coordinate galattiche, Roma 1929.
Nel frattempo era stato eletto socio di varie società e accademie scientifiche: fu segretario dal 1924 al 1928 della Società astronomica italiana e socio corrispondente dell'Accademia pontificia dei Nuovi Lincei dal 1925. Nel 1930 divenne collaboratore scientifico del Corriere della sera, ma già moltissimi articoli erano apparsi su numerosi quotidiani e riviste con l'intento di avvicinare un pubblico sempre più vasto alle scienze astronomiche.
Anche il suo interesse in campo storico si andava evidenziando attraverso dibattiti e articoli e attraverso i microfoni della EIAR, alla quale era stato chiamato a collaborare e dai quali tenne importanti commemorazioni come quelle di Copernico e di Galilei. In quest'ambito pubblicò: Storia della scoperta dell'allargamento delle righe spettrali nelle macchie solari, in Mem. della Soc. astron. ital., s. 2, VI (1932-33), pp. 141-157; L'astronomia in Roma, in Le scienze fisiche e biologiche in Roma e nel Lazio, Roma 1933, pp. 1-32; Bio-bibliografie di astronomi dimenticati, in Mem. della Soc. astron. ital., s. 2, X (1936-37), pp. 81-103.
Dal 1940, richiamato sotto le armi con il grado di maggiore del genio aeronautico, diresse la stazione meteorologica di Vigna di Valle (presso Bracciano), ma non abbandonò gli studi e l'insegnamento, anzi tenne un corso di storia dell'astronomia presso l'università di Roma.
Colto da una grave malattia durante il periodo bellico, l'E. morì a Roma il 2 luglio 1946, lasciando alla moglie Carmen una vastissima biblioteca e una gran mole di appunti e manoscritti di interesse fondamentalmente storico.
I numerosi scritti inediti furono donati, unitamente alla biblioteca, alla Domus Galileana di Pisa presso la quale sono tuttora custoditi.
Fonti e Bibl.: The international Who's Who 1940, sub voce; Annuario dell'Università degli studi di Roma, Roma 1940; A. Codignola, L'Italia e gli Italiani d'oggi, Genova 1947, sub voce; M. Fracastoro, P. E., in Mem. della Soc. astron. ital., XXI (1948-49), pp. 229 s.; P. Maffei, Gli scritti ined. di P. E., ibid., XXXVII (1966), pp. 802-806; G. Righini, Dictionary of scientific biography, III, sub voce.