Letterato (Venezia 1772 - Mogliano Veneto, Treviso, 1832); condusse vita disordinata, e satireggiò in vivaci rappresentazioni uomini e istituzioni di Venezia (Elefante, 1819), con versi taglienti e spesso osceni, che gli procurarono sei mesi di carcere. Scrisse anche armoniose canzonette musicate poi da G. B. Perucchini e diffuse in tutta Europa.