BARNUM, Phineas Taylor
Il nome di questo singolare individuo serve oggi a definire tutta una categoria di persone: quelle che, servendosi di una pubblicità senza limiti e speculando sulla credulità e sui gusti bizzarri delle folle, si fanno imbonitori e impresarî di fenomeni viventi e di curiosità d'ogni genere. B. nacque a Bethel (Connecticut), il 5 luglio 1810. Prima bottegaio, poi giornalista, cominciò la sua vera carriera nel 1835, esponendo al pubblico americano Joyce Heth, una negra da lui comprata per mille dollari, ch'egli diceva essere la madre di Giorgio Washington. La pretesa centosessagenaria aveva invece non più di settant'anni nel 1836, anno in cui morì. Dopo un periodo di minor fortuna, il B. comprò, nel 1841, lo Scudder's American Museum di New York, l'ingrandì e lo rese popolare. Famoso fu il giro, preceduto da una réclame incredibile, ch'egli fece in Europa, presentando, anche alle corti, un fanciullo nano settenne, da lui detto quindicenne, e soprannominato General Tom Thumb (Tom Pouce). Gl'incassi cospicui fatti allora furono superati da quelli (712.160 dollari) che gli procurò la tournée con la cantante Jenny Lind, scritturata per la somma, allora pazzesca, di mille dollari per ogni concerto. Ritiratosi nel 1855, dovette per necessità ricominciare nel 1857, e dopo varie vicende formò nel 1871 "il più grande museo del mondo", un misto di circo equestre, di serraglio e di baraccone. Questa esposizione ambulante fece il giro del globo. Cessata definitivamente ogni attività di simil genere, il B. trascorse gli ultimi anni della sua vita a Bridgeport, paese del Connecticut da lui molto beneficato. Morì il 7 aprile 1891. Ci restano alcuni suoi libri, tra i quali un'autobiografia (1854), The humbugs of the world (Gli imbrogli del mondo, 1865), ecc.
Bibl.: M. R. Werner, Barnum, New York 1923; H. W. Roat, The unknown Barnum, 1927.