ZORN, Philipp
Giurista tedesco, nato a Beyreuth il 13 gennaio 1850, morto a Ansbach il 4 gennaio 1928.
Libero docente a Monaco nel 1875, professore straordinaiio a Berna nel 1876, ordinario a Königsberg nel 1877, passò nel 1900 all'università di Bonn dove insegnò fino al 1914.
Fu nominato da Guglielmo II membro della camera alta prussiana, ma non ebbe grande importanza nella vita politica.
Ammiratore di Bismarck e dell'idea imperiale, partecipò, invece, attivamente allo sviluppo del diritto costituzionale tedesco, specialmente con l'opera Das Staatsrecht des deutschen Reiches (voll. 2, Berlino 1880-1883; 2ª ed., 1895-97) in cui difese l'egemonia prussiana e la necessità del prevalere del diritto dell'impero sulle tradizioni locali. Rappresentò la Germaniá alle conferenze della pace dell'Aia, nel 1899 e nel 1907, e scrisse importanti opere di diritto internazionale tra cui: Die Zukunft des Völkerrechts (Berlino 1918) e Deutschland und die beiden Haager Friedenskonferenzen (Stoccarda 1919). Si occupò anche di diritto ecclesiastico, dichiarandosi in un primo tempo fautore di una larga influenza dello stato (Lehrbuch des Kirchenrechts, Stoccarda 1888) e riconoscendo da ultimo come un progresso la separazione della Chiesa e dello Stato stabilita dalla costituzione di Weimar. Tra le altre opere ricordiamo: Staat und Kirche in Norwegen bis zum Schluss des 13. Jahrhunderts (Monaco 1875), Staat und Kirche in der Schweiz (in coll. con C. Gareis, voll. 2, Zurigo 1877-78). Curò la 5ª ed. dello Staatsrecht der preussischen Monarchie di L. Rönne (voll. 3, Lipsia 1899-1916) e scrisse anche una sua autobiografia nella collana Die Rechtswissenschaft der Gegenwart in Selbstdarstellungen (Lipsia 1924).
Bibl.: Fr. Giese, Ph. Z. als Forscher, Lehrer und Praktiker des Völkerrechts, in Zeitschr. f. Völkerr., XIV (1927-28), pp. 325-36; H. Pohl, Ph. Z. als Forscher, Lehrer und Politiker, Tubinga 1928.