PETSAMO (finland. Petjenga; A. T., 68)
Villaggio di pescatori, posto nella parte più interna del fiordo omonimo (a 31° 25′ di longit. E. Greenw. e a 69° di latit.) che s'apre lungo la costa murmana del mar di Barents. L'art. 2 del trattato di pace sottoscritto tra la Finlandia e le Nazioni Unite, "in conformità della convenzione armistiziale del 19 settembre 1944, conferma il ritorno all'Unione Sovietica della provincia di Petsamo, volontariamente ceduta alla F1nlandia dallo stato sovietico in base ai trattati di pace del 14 ottobre 1920 e del 12 marzo 1940". Tale regione (10.480 kmq.), venuta di fatto a far parte della repubblica sovietica russa fin dal settembre 1944, costituiva un corridoio che permetteva alla Finlandia di raggiungere il Mare Glaciale Artico e di comunicare attraverso il porto di Petsamo, sgombro tutto l'anno dai ghiacci, direttamente con l'occidente europeo.
I Finlandesi si erano adoperati nel ventennio 1920-40 per la colonizzazione del territorio e la sua fisonomia economica era andata lentamente mutando. Era stata costruita una nuova strada (531 km.) che collega Rovaniemi, estrema stazione settentrionale della Finlandia (posta all'altezza del circolo polare, presso la confluenza del fiume Ounas sul fiume Kemi), con Linahamari, porto nel fiordo di Petsamo. E lungo la strada era stato promosso un esperimento di colonizzazione, creando dei poderi di 60-80 ha., per l'allevamento e l'agricoltura orticola. Nel fiordo di Petsamo, che serviva da punto di appoggio anche per motopescherecci italiani, si era sviluppata l'industria conserviera (aringhe, merluzzi, salmoni). Inoltre erano state individuate ricche miniere di nichelio, situate nelle vicinanze di Salmijärvi, concesse per lo sfruttamento ad un gruppo anglo-canadese. Per tale sviluppo economico la regione di Petsamo aveva visto più che raddoppiato il numero dei suoi abitanti (da 2000 a 4300 circa).
Durante la guerra dei cento giorni (1939) i tentativi dei Sovietici per impossessarsi di Petsamo erano riusciti vani. La piazzaforte, che i Finlandesi avevano deciso di difendere a tutti i costi, veniva bloccata in dicembre da 4 battaglioni sovietici; ma essi furono costretti dal clima e dalle sorprese degli sciatori finnici a ritirarsi. Nella seconda fase della guerra finno-sovietica, dopo l'attacco tedesco all'URSS, Petsamo fu presidiata dalla famosa divisione alpina tedesca "Edelweiss" dell'armata Falkenhorst venuta dalla Norvegia. I Sovietici dopo l'armistizio con la Finlandia iniziarono le operazioni contro quelle truppe, pervenendo all'occupazione di Vuotso sulla costa a nord di Petsamo, il 29 ottobre. La piazzaforte si arrese il 17 novembre, dopo che era stata circondata da ogni parte, avendo i Sovietici tagliate le comunicazioni con la frontiera norvegese a Inari ed a Kaamanin.