pet-sitting
s. m. inv. Custodia di animali domestici in assenza dei proprietari.
• negli Stati Uniti, in Canada, in Inghilterra o in Francia questa è già una realtà, una prassi quotidiana per aziende e uffici pubblici che, insieme al nido per i bambini, offrono ai dipendenti anche servizi di pet-sitting (Mario Neri, Repubblica, 4 aprile 2013, Firenze, p. I) • Da oggi, per trovare in un click la soluzione migliore e più adatta per i nostri animali quando siamo in viaggio c’è PetMe, la piattaforma ufficiale dedicata al settore del pet-sitting, nello specifico alla ricerca e selezione dei pet-sitter per ogni specie e tipologia di animali, domestici ed esotici. (Anna Rita Rapetta, Sicilia, 18 marzo 2014, p. 13, Noi Oggi) • I pet-sitting liguri, e imperiesi in particolare, sono tra i più concorrenziali del Paese: tra 9 e 10 euro al giorno per la custodia dell’animale (in certe città, come Brescia e Latina, il costo lievita sino a 15-17 euro, mentre soltanto alcune città della Puglia e della Toscana registrano richieste sotto i 7 euro). (Giorgio Bracco, Secolo XIX, 17 settembre 2017, p. 20, Imperia).
- Espressione inglese composta dai s. pet ‘animale’ e sitting ‘custodia’.
- Già attestato nella Stampa dell’8 settembre 2001, p. 45, Giorno e Notte (M. Leo.), nella variante grafica pet sitting.