Scrittore statunitense (New York 1911 - North Stanford, New Hampshire, 1972). Professore alla New York University e al Blanck Mountain College, collaborò a varie riviste progressiste, fra cui The New Republic, Liberation e The Partisan Review. Nella vasta produzione saggistica (The society I live in is mine, 1963; Mass educa tion in science, 1966; The moral ambiguity of America, 1967), G. si è richiamato a W. Whitman e H. D. Thoreau specie nell'esaltazione dell'anarchismo intellettuale e pacifista e nella denuncia di una società corrotta e oppressiva. Con Growing up absurd (1960; trad. it. La gioventù assurda, 1971), un saggio sul disagio giovanile nelle metropoli americane, e Drawing the line (1962), un'aspra denuncia dei sistematici abusi a cui la società sottopone l'individuo, G. raggiunse un inatteso successo negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Accanto a romanzi e opere poetiche, G. ha scritto anche testi teatrali dove mostra di saper combinare tecniche e generi diversi (The young disciple, 1955; Little hero, 1957; Jonah, 1965; Tragedy and comedy: 4 cubist plays, 1970).