Erdős, Paul
Matematico ungherese, nato a Budapest il 26 marzo 1913, morto a Varsavia il 20 settembre 1996. Laureatosi all'università Péter Pázmány di Budapest nel 1934, si trasferì successivamente in Inghilterra, per conseguire un dottorato a Manchester. Nel corso della sua carriera E. ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui più di venti dottorati onorari, il Cole Prize della American Mathematical Society nel 1951 e il Wolf Foundation Prize nel 1983. Entrò a far parte dell'Accademia delle scienze di Ungheria nel 1956 e, successivamente, diventò membro straniero di molte delle principali accademie scientifiche nel mondo. Grazie all'elevato numero di collaborazioni (con più di 400 matematici) e alla notevole produzione scientifica (che supera le 1500 pubblicazioni), l'influenza di E. sul pensiero matematico del secondo Novecento è stata di grande rilevanza.
Nel 1938 emigrò negli Stati Uniti dove, dopo aver studiato per un anno all'Institute for Advanced Study di Princeton, fu ospite temporaneo di varie università (tra cui quelle di Philadelphia, Stanford, Notre-Dame). Trascorse gran parte del periodo del maccartismo in Israele, dove fu nominato permanent visiting professor all'università di Haifa. Successivamente soggiornò spesso negli Stati Uniti e in Ungheria, senza tuttavia mai ricoprire alcun posto istituzionale fisso.
L'attività scientifica di E. ha riguardato principalmente la teoria dei numeri e la matematica combinatoria. Tra i suoi risultati nel primo settore, occupano un posto particolare la dimostrazione 'elementare' - cioè senza fare uso di mezzi analitici - del teorema dei numeri primi, ottenuta nel 1948 parallelamente ad A. Selberg; e il teorema, dimostrato in collaborazione con M. Kac, sulla distribuzione dei fattori primi di un numero intero, che è alla base della moderna teoria probabilistica dei numeri. E. ha aperto numerosi campi di indagine nella matematica combinatoria, tra i quali: la teoria combinatoria dei numeri, la teoria dei grafi estremali, la teoria di Ramsey finita e infinita (detta anche partition calculus nel caso transfinito) e la teoria dei grafi aleatori. Da un punto di vista metodologico riveste particolare importanza la sua introduzione sistematica di metodi dimostrativi di natura probabilista in svariati ambiti della matematica.
Fra le sue pubblicazioni si ricordano: The art of counting. Selected writings (1973); Probabilistic methods in combinatorics (in collab. con J.H. Spencer, 1974); Old and new problems and results in combinatorial number theory (in collab. con R.L. Graham, 1980).
bibliografia
Paul Erdős. Interviewed by G.L. Alexanderson, in Mathematical people. Profiles and interviews, ed. D.J. Albers, G.L. Alexanderson, Boston 1985, pp. 83-91.
J.-A. Bondy, Paul Erdős et la combinatoire, in Gazette des mathématiciens, 1997, pp. 25-30.
Erdős, Paul, in Encyclopaedia Britannica, 1997. Book of the year. Events of 1996, Chicago 1997, p. 100.
J. Pach, Two places at once: A remembrance of Paul Erdős, in The mathematical intelligencer, 1997, 2, pp. 38-48.
G. Tenenbaum, In memoriam Paul Erdős, in Gazette des mathématiciens, 1997, pp. 12-25.
L. Babai, C. Pomerance, P. Vértesi, The mathematics of Paul Erdős, in Notices of the American mathematical Society, 1998, 1, pp. 19-31.
P. Hoffman, The man who loved only numbers: the odd story of Paul Erdős, mathematical monk and the search for the truth, New York 1998.