Chamoiseau, Patrick
Scrittore martinicano di lingua francese, nato a Fort-de-France il 3 dicembre 1953. Le sue opere saggistiche intendono individuare le caratteristiche precipue della cultura antillana, vista come intrinsecamente creola e quindi caratterizzata dall'incontro di tradizioni diverse che, venendo a contatto, hanno dato vita a una lingua e a una cultura totalmente nuove. Questo è il tema di Éloge de la créolité (1989) e anche di Lettres créoles (1991) in cui viene ricostruita la storia della cultura meticcia e della lingua creola, nata fra gli schiavi delle piantagioni, fusione del lessico francese con le strutture sintattiche di lingue dell'Africa centrale e delle Antille. Oltre a rivendicare la dignità dell'espressione creola, C. e i coautori di entrambi i saggi, R. Confiant e J. Bernabé, ne sottolineano l'originalità e l'indipendenza rispetto alla lingua francese e l'importanza come elemento fondante dell'identità degli Antillani, che attraverso di essa hanno potuto opporsi al progetto di assimilazione dei colonizzatori. C. ha ricevuto il premio Goncourt nel 1992 per il romanzo Texaco.
Nelle prime opere si avverte chiaramente la volontà di documentare e di tramandare la cultura martinicana: Au temps de l'antan (1988) è una raccolta di favole, mentre Solibo Magnifique (1988; trad. it. 1998) è un romanzo di ambientazione martinicana, centrato intorno alla figura, emblematica per tutta la produzione di C., del conteur, il narratore tradizionale. In Texaco (1992; trad. it. 1994) le tendenze più attuali della letteratura occidentale, in particolare la frammentazione della narrazione, si fondono con le tecniche dell'oralità e con la tradizione letteraria propria delle Antille francofone, da A. Césaire a É. Glissant: Texaco racconta la formazione di una nuova comunità creola, dotata di un forte senso d'identità, intorno a una figura femminile. Écrire la parole de nuit (1994) contiene novelle, poesie e saggi di autori vari sul tema dell'antillanità. Di ispirazione autobiografica, Antan d'enfance (1990) e Chemin d'école (1994), come molti romanzi postcoloniali, sono biografie intellettuali che insistono sulla difficoltà dell'istruzione nel contesto di un paese colonizzato. Questi temi sono ripresi in Écrire en pays dominé (1997), opera insieme saggistica e autobiografica che indaga sulla situazione dell'intellettuale caribico alle prese con una cultura ancora subalterna rispetto a quella francese. Il romanzo più recente, L'esclave vieil homme et le molosse (1997), riprende elementi della storia dell'isola e ritorna su uno dei temi più tipici della giovane letteratura antillana: quello degli schiavi 'marroni' riusciti a fuggire dalle piantagioni, eroi caribici che hanno saputo conservare le tradizioni africane creando così un'alternativa alla schiavitù.
bibliografia
N. Maurice, Une épopée de 'L'écrire', in La Quinzaine littéraire, 1992, 608, pp. 5-6.
P. Gamarra, La parole de la Martinique, in Europe, 1993, 763-64, pp. 205-08.
K. Gyssels, Du titre au roman 'Texaco' de Chamoiseau, in Roman, 1995, 20, pp. 121-32.
É. Glissant, Poetica del diverso, Roma 1998.